Flavio Briatore costretto a chiudere il Crazy Pizza e gestire le lamentele dei clienti
Flavio Briatore è stato vittima di una disavventura presso il suo locale a Roma. A causa di un disservizio che ha portato alla mancanza d’acqua nello stabile, il Crazy Pizza ha dovuto chiudere per un giorno. Questo ha creato disagio ai clienti che avevano prenotato o ordinato nella pizzeria, già al centro delle polemiche per i prezzi eccessivi.
Lo stesso imprenditore si è detto furioso e molto arrabbiato dall’accaduto ma, soprattutto, da come è stato gestito dalla regione Lazio. Si è sfogato sui social, raccontando per filo e per segno cosa fosse successo al suo locale. L’imprenditore si è anche scusato con la clientela a causa dei disagi creatosi. La pizzeria ha riaperto in serata, dopo aver richiesto l’intervento di specialisti che hanno risolto il problema.
Flavio Briatore racconta: “Non me lo sarei mai aspettato, siamo nel terzo mondo”
Flavio Briatore racconta il motivo per il quale è stato costretto a chiudere il Crazy Pizza, su Instagram: “Voglio scusarmi con i clienti di Crazy Pizza Roma perché ieri sera siamo stati obbligati a chiudere per assenza di acqua. Abbiamo avvertito l’Acea alle 14, non si è mosso niente fino alle sette di sera.
E ancora: “Nel condominio non c’era assolutamente acqua, non ci hanno detto neanche se era possibile ripristinare o meno il servizio e abbiamo dovuto chiudere. Mi scuso con tutti voi che avevate prenotato, eravamo al competo con le prenotazioni e abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti”. L’imprenditore ha dovuto chiudere il locale il 6 luglio, ma il giorno successivo la situazione sembrava ancora irrisolta: “Stamattina (giovedì ndr) mi hanno riferito che sono arrivati con le autobotti, una roba da terzo mondo. Ci siamo adoperati noi coi nostri tecnici, abbiamo un civico vicino e abbiamo ripristinato l’acqua coi nostri mezzi. A Roma chiudono attività commerciali per mancanza d’acqua. Non me lo sarei mai aspettato.” Il magnate, poi conclude: “Chi fa da sé fa per tre, abbiamo preso un altro allacciamento di nostra proprietà”.