RIVOLTA IN SRI LANKA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
Continua senza sosta l’occupazione del palazzo del Presidente in Sri Lanka a Colombo: le immagini choccanti di ieri si riversano a livello virale in tutto il mondo, con un attacco che sembrava un film verso le stanze presidenziali, la piscina e tutti gli agi/comodi del Governo travolti dalla disperazione dei manifestanti. L’assalto iniziato ieri, giurano dai capi della rivolta, dovrebbe concludersi il prossimo 13 luglio quando il Presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa – in fuga, è dato al momento nelle acque meridionali dell’isola ex Ceylon – presenterà ufficialmente le dimissioni.
Il leader degli studenti Lahiru Weerasekara ha fatto sapere che la loro battaglia è appena iniziata e che non rinunceranno a questa lotta «finché il Presidente non se ne andrà davvero». Foto sulla sedia del Presidente, assalto alla piscina e molto altro in una rivolta ancora di difficile lettura per le tante cause all’origine: carenza di materie prime, blackout elettrici, aumento prezzi e quant’altro. «Quando i governanti vivono in un tale lusso, non hanno idea di come se la cavino i comuni cittadini», ha dichiarato Sri Sumeda, un monaco che ha percorso 50 chilometri per la sua prima visita al palazzo. «Tutto ciò dimostra cosa si può fare quando le persone decidono di esercitare il loro potere», conclude il monaco. Durante l’Angelus in San Pietro anche Papa Francesco ha ricordato il popolo dello Sri Lanka in questo difficilissimo passaggio politico e sociale: «Insieme ai Vescovi del Paese, rinnovo il mio appello alla pace e imploro coloro che hanno autorità di non ignorare il grido dei poveri e le necessità della gente». (agg. di Niccolò Magnani)
Sono virali le immagini della folla che assalta il palazzo presidenziale in #SriLanka, furiosa per la peggior crisi economica dall’emancipazione dal dominio coloniale UK. Meno virali forse le spiegazioni sulle cause di questa crisi. Un po’ di ordine:
(1/n)pic.twitter.com/YDjrqsMNWY— ALESSANDRO TAPPARINI (@aletapparini) July 10, 2022
Protesters enjoying Sri Lanka’s absconding President’s swimming pool! No dictator should remain in illusion that the power is for ever, and when the end comes, it is always violent and nasty. pic.twitter.com/T3ePbkA0gM
— Ashok Swain (@ashoswai) July 9, 2022
ASSALTO AL PALAZZO DEL PRESIDENTE DELLO SRI LANKA
Caos totale in Sri Lanka, dove il presidente Gotabaya Rajapaksa, 72 anni, è fuggito in gran segreto dalla sua residenza a Colombo, assaltata da migliaia di manifestanti. Un evento che segue alle dimissioni rassegnate a maggio dal primo ministro Mahinda Rajapaksa, fratello del capo dello Stato, e che ha fatto piombare in un’autentica crisi politica la nazione intera.
Frammentarie le informazioni diffuse dalle autorità locali: “Il presidente è stato scortato in un luogo sicuro – ha detto un alto funzionario della Difesa –. Ha mantenuto la sua carica ed è protetto da un’unità militare”. Il numero uno dello Sri Lanka è stato portato via venerdì sera, poco prima che la folla guadagnasse l’accesso nel suo palazzo e cominciasse a scattarsi selfie ovunque con la bandiera nazionale, gridando al capo dello Stato di andarsene e non curandosi degli spari in aria delle forze di polizia.
SRI LANKA, PRESIDENTE È FUGGITO: INFLAZIONE RECORD, ECONOMIA IN CRISI
La situazione politica ed economica in Sri Lanka non è certo delle più stabili e invidiabili. Come riferito da “La Repubblica”, l’inflazione ha raggiunto il 54,6% a giugno, nell’ultimo semestre il prezzo del diesel è cresciuto del 230% e quello della benzina del 137%. Inoltre, “il Paese ha letteralmente esaurito la valuta estera e non può permettersi di acquistare beni di prima necessità. Manca la benzina, mancano le medicine, manca la corrente, manca soprattutto da mangiare: secondo l’Onu, circa l’80% della popolazione è costretto ormai a saltare i pasti”.
In queste ore, il premier Ranil Wickremesinghe, subentrato nelle scorse settimane al dimissionario Mahinda Rajapaksa, ha indetto una riunione d’urgenza del governo per trovare una soluzione rapida: “Per garantire la sicurezza di tutti i cittadini dello Sri Lanka, il primo ministro condivide la raccomandazione dei leader dei partiti di opposizione”, ha comunicato il suo ufficio. Si va verso un esecutivo di unità nazionale per provare a tenere a galla un Paese intero.