Il sindacato Nea (National education association), al quale è iscritta anche Jill Biden, moglie del presidente USA, ha approvato una mozione con cui ha stanziato circa 140mila dollari al fine di redigere delle autentiche liste di proscrizione. Questo il testo del documento ufficiale che annuncia la decisione: “La Nea compilerà ricerche per creare schede informative sulle 25 più grandi organizzazioni che stanno attivamente lavorando, per diminuire il diritto degli studenti all’onestà nell’istruzione, alla libertà di identificazione sessuale e di genere e all’autonomia degli insegnanti”.
Ma non è tutto: come riporta il quotidiano “La Verità”, in un’altra mozione il sindacato ha reso noto “di volersi impegnare per abrogare la legge che, introdotta in Florida su iniziativa del governatore repubblicano Ron De Santis, vieta la trattazione di tematiche gender nelle scuole elementari“. Inoltre sembrerebbe che il sindacato abbia proposto un’ulteriore risoluzione che “elimini la parola ‘madre’ per sostituirla con ‘genitore partoriente'”. Insomma, una vera e propria rivoluzione.
IL SINDACATO DELLA MOGLIE DI JOE BIDEN CREA IL LIBRO NERO DELLA SCUOLA: DENTRO I NOMI DI CHI OSTEGGIA LA LIBERTÀ GENDER
Il quotidiano “La Verità”, sulla questione inerente al sindacato della moglie di Biden, ha sottolineato anche che la Nea vanta una partnership ufficiale con Advancement Project, organizzazione progressista che mira a indirizzare i fondi attualmente impiegati per polizia e carceri alla creazione di una sicurezza pubblica. “Secondo il sito Open Secrets – scrive il giornale –, nel solo ciclo elettorale del 2022 la Nea ha già versato al Partito democratico quasi un milione e mezzo di dollari in finanziamenti. Nel 2020, le donazioni all’Asinello hanno superato i tre milioni, mentre nel 2018 si aggirarono attorno ai due milioni e mezzo”.
La moglie di Biden, come detto, continua a militare regolarmente nel sindacato e proprio il numero uno degli USA nel luglio 2021 intervenne al meeting Nea, definendola “una delle organizzazioni indispensabili dell’America”. Insomma, il legale tra i democratici e il sindacato è evidentemente inscalfibile e solido.