Spillo Altobelli, uno dei calciatori italiani che vinse lo storico Mondiale del 1982, quarant’anni fa, è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Uno Mattina Estate. “Ancora una volta – ha esordito l’ex attaccante azzurro – possiamo dare dimostrazione a tutti gli italiani che è stata una grande data l’11 luglio perchè abbiamo vinto un Mondiale stra-meritato”. Durante quel torneo i rapporti fra i calciatori azzurri e la stampa furono un po’ tesi, al punto che i nostri connazionali decisero di andare in silenzio stampa: “In quel momento la stampa era andata oltre – ricorda ancora Altobelli – non ci siamo mai lamentati con le critiche calcistiche che ci facevano in quel momento perchè le cose non andavano bene e avevano anche un po’ di ragione, ma nessuno si era chiesto perchè in quelle partite le cose non andassero bene”.
“Abbiamo fatto quel silenzio stampa – ha proseguito – perchè sono andati sul personale, hanno scritto di Paolo Rossi e Cabrini dicendo cose assurde, ridicole e scandalese e tutti assieme abbiamo deciso di fare questo passo, abbiamo fatto parlare Zoff che era il capitano e Bearzot che era il capo bando di tutto, che poi è stato veramente lui il genio di questa vittoria mondiale”.
ALTOBELLI: “IL MONDIALE DEL 1982 FU LA VITTORIA DI BEARZOT”
Poi Altobelli ha continuato: “Voi vi ricordate solo le prime tre o quattro partite che non abbiamo giocato bene, io avevo un mio pensiero: Bearzot e il suo staff sono dei grandi. Quando si fa un mondiale ci si deve allenare per sette partite e non due o tre. Noi avevamo finito il campionato poi abbiamo fatto un po’ di ferie e poi abbiamo rifatto la preparazione e cosa che va riconosciuta a Bearzot: le prime partite abbiamo sofferto perchè non avevamo la giusta forza”.
Sul fatto che ascoltassero Venditti gli eroi del Mondiale 1982: “Vero, sul pullman quando andavamo a giocare lo ascoltavamo, c’era un silenzio, nessuno riusciva a fiatare e Venditti ci accompagnava in questo viaggio, gli ultimi minuti prima delle partite. Ci ha portato anche fortuna, ma stiamo parlando di un campionato che penso che mai nessuno potrà rivincere come abbiamo fatto noi. Difficilmente oggi ti ritrovi contro Argentina, Brasile, Polonia e Germania”. Quindi Altobelli in chiusura di intervista ha spiegato: “Prima di oggi non le avevo quasi riviste le partite, questa volta le ho volute rivedere, volevo tornare indietro a vedere come giocavamo, e mi sono anche emozionato”.