Come sappiamo la pandemia ha creato un ritardo anche nelle diagnosi oncologiche che sono inevitabilmente rimaste indietro, pagando lo scotto della pandemia. Si tratta degli effetti collaterali, quelli che investono tutta la macchina sociale e le categorie di pazienti che invece avrebbero necessitato di usufruire del sistema sanitario per ottenere ulteriori cure. Per questo motivo è stato avanzata una seconda proposta, la numero C2098 che è stata approvata dalla Commissione Lavoro alla Camera dei deputati che dunque ne discuterà in aula. Si tratta di un provvedimento in grado di aumentare il congedo e anche il numero dei giorni di permesso a disposizione di un paziente oncologico per sottoporsi a visite ed esami specialistici.
Congedi straordinari: la proposta dei 24 mesi per i più fragili
Si tratta dunque di tutelare tutte le persone affette da patologie invalidanti come quelle oncologiche che sono oltretutto croniche emettono seriamente a repentaglio la vita.
Queste patologie però dovranno essere individuate da un decreto ministeriale attuativo.
Se dunque la misura dovesse essere ultimata, seguendo tutti gli step, ciascun paziente oncologico avrà a disposizione altri 24 mesi che potranno essere utilizzati in maniera continuativa oppure frazionata in modo da poter accedere alle cure necessarie per far fronte alla propria salute. È bene precisare però che il congedo non è retribuito e quindi chiunque ne dovesse usufruire, non soltanto non percepirà lo stipendio, ma non potrà sostenere nessun’altra attività lavorativa.
Congedi straordinari: i 24 mesi non saranno retribuiti
Una volta fatta domanda si potrà inoltre accedere in via prioritaria al lavoro agile, qualora questa possibilità sia garantita dall’azienda. Il contratto straordinario necessita di un periodo che va da 3 ai 6 mesi per il settore privato oppure 18 nell’arco di un triennio e potrà essere ottenuto sulla base di un certificato del medico che attesti la malattia. Fino ad oggi i permessi retribuiti consistevano in 18 ore all’anno, ma questi sono stati aumentati di ulteriori 10 ore e verranno riconosciuti al lavoratore sia per se stesso sia per i parenti direttamente legati al nucleo familiare, qualora questi siano affetti da gravi patologie come quella oncologica.
Oggi il regolamento prevede 18 ore di permesso retribuiti ogni anno aumentati di 10 ore sulla base della nuova normativa. Qualcosa di molto diverso dal classico congedo per malattia che tutti conosciamo.