MONS. GALLAGHER: “PAPA FRANCESCO ANDRÀ SICURAMENTE IN UCRAINA”
«Papa Francesco andrà sicuramente in Ucraina»: dopo averlo espresso con chiarezza nella sua ultima intervista alla “Reuters”, ora la conferma del progetto di viaggio a Kiev del Santo Padre arriva da Monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. Intervenendo alla presentazione del Meeting di Rimini 2022, il prelato vaticano ha dichiarato «Il Papa ha la volontà di fare il viaggio a Kiev. Andrà, quando e come non si sa».
Il possibile periodo individuato dalla Santa Sede sarebbe la fine di luglio quando dal 24 al 30 Papa Francesco è atteso dal lungo viaggio in Canada: «si tratterà di vedere come si sentirà Papa Francesco dopo il viaggio in Canada, vediamo», ha ribadito il “Ministro degli Esteri” in Vaticano. Nell’intervista Papa Bergoglio aveva però anche sostenuto la necessità di andare prima in Russia per provare a riaprire i contatti per una pace immediata: su questo tema, Mons. Gallagher ha spiegato che sul viaggio a Mosca per la fine del conflitto «non saprei dire al momento. A Kiev sicuramente andrà».
“LA GUERRA È IL FALLIMENTO DELLA DIPLOMAZIA”: MONSIGNOR GALLAGHER ALLA PRESENTAZIONE DEL MEETING
In un prossimo Meeting di Rimini (20-24 agosto 2022) incentrato sulla guerra in Ucraina, Mons. Gallagher ha ricordato alla presentazione di stamane come vi sia ancora più che mai la necessità di «rilanciare gli sforzi della diplomazia, sempre attenta e pronta ad agire, a partire dall’osservanza dei vari principi fondamentali del diritto internazionale: l’integrità e l’inviolabilità territoriale, il diritto all’autodeterminazione, il diritto di vivere nella sicurezza e nella pace, il diritto alla difesa».
Nel sottolineare l’importanza della diplomazia, in quanto con ogni guerra si assiste al «al fallimento totale» di essa, Monsignor Gallagher ha aggiunto sempre alla presentazione del Meeting come «Oggi infatti l’umanità intera, più che mai, è chiamata a promuovere la mentalità della pace e della fratellanza umana: non possiamo abituarci a vivere come se la guerra fosse la normalità». Nella recente lettera inviata da Papa Francesco ai vescovi riuniti nel Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, il Santo Padre ha ribadito l’invito alla pace e la preghiera costante perché si possa raggiungere immediatamente la tregua al di là dell’Europa: «è in questo momento che comprendiamo meglio le circostanze in cui vissero e morirono questi martiri, tra i quali c’erano vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici caduti vittime del regime sovietico comunista. Oggi essi proteggono dal cielo il loro Popolo che soffre: alla loro protezione affido tutti i Membri del Sinodo».