La freccia, l’indicatore di direzione, è già stata inserita, e il sorpasso sui livelli raggiunti nel 2019, anno record pre-pandemia, è iniziato. “Il nostro fatturato semestrale ha toccato i 115 milioni di euro”, annuncia soddisfatto Stefano Maria Simei, direttore commerciale e marketing di TH Group.
Un risultato inaspettato, direttore?
Direi soprattutto costruito, sulle fondamenta del nostro core business, cioè la ricettivita di TH Resorts, con l’aggiunta dell’apporto del nostro nuovo TO, Baobab. Il trend è davvero positivo, confortato da un flusso di prenotazioni che sta continuando ancora in questi giorni. Evidentemente sia queste nuove proposte dell’operating risultano indovinate e intercettano i desideri dei viaggiatori. Sia la tradizione di ospitalità garantita nei nostri villaggi e hotel non manca di confermare i repeaters e di convincere i nuovi arrivi.
Nessuna criticità?
Al di là delle ormai croniche incertezze sul Covid, che ormai si sa come affrontare in sicurezza, bisogna registrare due difficoltà: la penuria del personale (che però abbiamo saputo arginare grazie al rapporto costante tenuto con i nostri collaboratori) e l’inflazione galoppante, con relativo aumento dei costi, dalle forniture all’energia, rincari che non vogliamo gravare sugli ospiti, con adeguamenti continui sulle tariffe, ma che sosteniamo noi direttamente, con inevitabili risentimenti nella nostra marginalità.
Pensa si tratti di una situazione transitoria?
Non si possono fare previsioni, molto dipenderà anche dall’andamento del conflitto in Ucraina. Certo è che il nostro impegno maggiore resta quello di garantire la qualità di sempre nei nostri servizi e nelle nostre strutture. Bisogna restare vigili, e adottare tutte le misure necessarie per contenere le spese. Sul fronte energia, ad esempio, abbiamo limato i rincari grazie a un accordo stipulato con Dolomiti Energia: tariffe bloccate ed energia green.
TH Group propone mare, città e montagna e i villaggi del Touring. Come sta andando?
In generale bene, molto bene. Per la montagna siamo già a +10% sul 2019: è una riscoperta, una destinazione parecchio scelta soprattutto dopo la pandemia, una garanzia di ampi spazi e distanze. In montagna rispondiamo anche alle domande di giovani sportivi. E sempre nel settore montagna bisogna sottolineare anche l’ultima new entry della famiglia TH: il TH Park des Dolomites, tra Borca e San Vito di Cadore, a dieci chilometri da Cortina, una stupenda struttura storica circondata da un incredibile parco naturale.
Voglia di natura, insomma…
Certo, la stessa voglia che spinge i vacanzieri verso i tre villaggi Tci che gestisce TH, per antonomasia strutture che assicurano uno stretto contatto con l’ambiente. Per il nostro segmento urban (Assisi, Roma, Toscana, Lago di Garda), poi, registriamo il grande ritorno dei turisti stranieri, ma grande sul serio: è forse questo il segnale più bello di quest’estate di ripresa. Infine il mare, che viaggia sempre su livelli alti, con Puglia, Sardegna ed Elba quali destinazioni più richieste. Qui ospitiamo soprattutto famiglie dal profilo medio/alto spendente, con figli per lo più dai 4 a 16 anni.
TH propone anche pacchetti completi di volo di trasferimento. State subendo anche voi i problemi che stanno deprimendo in tutt’Europa il settore-volo?
Direi di no. Noi a inizio stagione abbiamo noleggiato gli aeromobili necessari per i nostri charter, e quindi sappiamo con largo anticipo il dove, il come, il quando e con quali equipaggi. Il risultato è che, a meno di cause improvvise indipendenti (come scioperi o guasti), le nostre partenze sono comunque garantite.
Un altro tema importante per TH sembra essere la sostenibilità.
Che incontra la voglia crescente di vacanze sempre più naturali. E noi siamo davvero fieri di essere la prima realtà del turismo in Italia ad avere ottenuto la certificazione SI Rating di Arb, un sistema di misurazione dell’impatto del nostro lavoro rispetto a tutti i criteri Esg.
(Alberto Beggiolini)
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