Rafael Caro Quintero, simbolo dei Narcos e re della droga, è stato catturato nelle scorse ore in Messico: era nella lista degli uomini più ricercati dall’FBI, che lo aveva descritto come “estremamente pericoloso” e aveva posto sulla sua testa una taglia da 20 milioni di dollari. L’operazione che ha portato all’arresto, condotta come riportato dal Corriere della Sera pochi giorni dopo un incontro tra Joe Biden e il presidente Obrador, si è conclusa San Simon, nello stato di Sinaloa. A scovare il criminale nella boscaglia è stato un segugio, di nome Max, che ne ha seguito le ultime tracce. Gli Stati Uniti adesso chiedono l’estradizione del boss.
La missione è costata la vita a quattordici militari. Per motivi non ben precisati, infatti, un elicottero che stava venendo utilizzato per le ricerche di Rafael Caro Quintero è precipitato. Tutti coloro che erano a bordo sono morti.
Rafael Caro Quintero, simbolo Narcos: chi è e perché era ricercato
Rafael Caro Quintero è il simbolo dei Narcos, come è noto anche dalle numerose produzioni televisive sul tema. A lui si attribuisce la fondazione del cartello della droga di Guadalajara. Negli ultimi tempi, in base a quanto emerso, si sarebbe occupato inoltre di gestire un braccio del famigerato cartello di Sinaloa. Adesso il suo giro d’affari è stato bruscamente interrotto con la cattura. A comunicarlo nelle scorse ore è stata una fonte della Marina statunitense.
Il boss è accusato dagli Stati Uniti di aver ordinato il rapimento, la tortura e l’omicidio dell’agente speciale della Drug Enforcement Administration (DEA) Enrique “Kiki” Camarena nel 1985. È per questo motivo che, come riportato dal Corriere della Sera, è stata chiesta l’estradizione. Quest’ultima dovrebbe essere presto concessa dal Tribunale messicano. Ciò era già avvenuto lo scorso anno, quando però il criminale definito “estremamente pericoloso” dall’FBI non era stato ancora catturato.