FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE, LE PROCESSIONI DI OGGI
«Maria del Monte Carmelo ci veste in senso spirituale. Lei ci veste con la grazia di Dio e ci aiuta sempre»: nel giorno della Festa della Madonna del Carmine risuona l’eco della forte devozione di San Giovanni Paolo II per Maria Regina del Carmelo. Sono attese anche per oggi diverse processioni in ogni parte d’Italia per la Festa per la Madonna del Carmelo, in calendario liturgico il 16 luglio ma con “estensione” di celebrazioni e processioni per l’intero weekend dedicato alla Nostra Signora del Carmine (corrispondente in spagnolo “Virgen del Carmen”). Le origini del culto della Madonna del Monte Carmelo risalgono al profeta Elia e al carisma dell’Ordine dei frati Carmelitani scalzi, oltre alla diffusione del loro sacro Scapolare: incredibilmente, il culto in questione affonda le radici ben 9 secoli prima della nascita effettiva della Madonna. Questo perché il monte Carmelo, definito nella Bibbia “giardino verdeggiante” della terra palestinese, è nella simbologia della Sacra Scrittura il monte che rappresenta il luogo privilegiato dell’incontro con Dio, il Paradiso insomma.
Secondo quanto si narra poi nel Primo Libro dei Re dell’antico testamento, il profeta Elia fondò una piccola comunità di fedeli proprio sul Monte Carmelo, vivendo in maniera pura e lontano dai culti pagani. Dalla spiritualità concepita da Elia unita al culto mariano, nacque infine la devozione del Monte Carmelo e dell’ordine Carmelitano: dalla secolare tradizione della processione a Palmi (vicino a Reggio Calabria) alle processioni di Salerno e Catania, così per diverse altre parti d’Italia. Nelle zone della Lombardia e del Centro Italia sono diverse le diocesi che hanno fatto spostare la processione per la Madonna del Carmelo alla mattina di domenica 17 luglio, con diretta video streaming da ricercare nei canali social delle singole Diocesi.
LA MADONNA DEL CARMELO CHE PROTEGGE LE ANIME DEL PURGATORIO
Nei vari rimandi storici, centrale è la figura di Simone Stock – superiore dei carmelitani – che nel 1251 ebbe l’apparizione di Maria Regina del Carmelo: la devozione dello Scapolare nacque proprio lì, ovvero della promessa legata all’uso dell’abitino in uso nei Carmelitani che preserva dall’inferno e promette il passaggio dal purgatorio al paradiso il primo sabato dopo la morte. San Bernardino chiamava la Madonna del Carmine “plenipotenziaria” sul Purgatorio: la supplica che si recita il 16 luglio per la Festa del Carmine è una delle più importanti della storia della Chiesa, in quando la Regina del Carmelo può intercedere per tutte le anime “di passaggio” nel Purgatorio.
San Pio da Pietrelcina, donando la corona del santo Rosario ad alcuni suoi figli spirituali diceva spesso – come ricorda il focus di “Aleteia” sulla Festa del Carmelo: «Vuotiamo un angolo del Purgatorio». Nelle rappresentazioni dell’iconografia cristiana più antica, la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo è raffigurata mentre apre le sue braccia e accoglie i devoti sotto il suo grande manto, sostenuto dai profeti Elia ed Eliseo, ovvero i “fondatori” dei Carmelitani secondo la tradizione dell’ordine. Il Pontefice Leone XIII in data 16 maggio 1892 concesse all’Ordine Carmelitano, a beneficio di tutta la cristianità, «l’insigne privilegio del perdono del Carmine», ovvero l’indulgenza plenaria. In base alle norme vigenti, il 16 luglio di ogni anno, dal mezzogiorno del 15 luglio alla mezzanotte del 16 luglio – ma anche nella domenica stabilita dal Vescovo, antecedente o seguente la festa – nelle chiese od oratori pubblici dell’Ordine si acquista una volta sola l’indulgenza plenaria del perdono del Carmine secondo le condizioni previste dalla Chiesa (qui le regole).