Fabrizio Pignalberi: chi è e il caso a Le Iene
C’è anche Fabrizio Pignalberi nella lista dei “furbetti” presi di mira da Le Iene nel corso del loro lavoro di inchiesta dal 1998 ad oggi ed oggi protagonista dello speciale condotto in prima serata su Italia 1 da Giulio Golia. Pignalberi, fondatore del movimento Più Italia, secondo le testimonianze raccolte da Le Iene si sarebbe approfittato di molte persone creando alcuni danni tuttora irrisolti. Ad occuparsi del caso nei mesi scorsi era stato proprio Giulio Golia che aveva ricostruito l’intera vicenda seguita nell’ultimo anno. La trasmissione ovviamente aveva raccolto anche nel suo caso le numerose testimonianze di presunte persone truffate dall’uomo.
L’uomo, secondo quanto svelato dalla trasmissione Le Iene, si sarebbe spacciato per avvocato riuscendo a carpire la fiducia delle persone ed intascando i loro soldi. C’era chi ai microfoni del programma svelava di aver perso tra i 14 ed i 15 mila euro, chi “una montagna di assegni” attraverso presunti vari magheggi. Ai microfoni de Le Iene, affranto, aveva detto: “Ci sono rimasto male, avete fatto un abbaglio”.
Fabrizio Pignalberi assolto dall’accusa di truffa
E’ notizia dello scorso 11 luglio 2022, ripresa da CiociariaOggi.it, l’assoluzione per rimessione di querela e per non aver commesso il fatto a favore di Fabrizio Pignalberi. La vicenda in questione, si legge sul quotidiano, vedeva coinvolto il leader di Più Italia dopo una denuncia per truffa “perché secondo l’accusa avrebbe manomesso un assegno, al fine di trarre un guadagno”. Nella precedente udienza il denunciante aveva manifestato la volontà di rimettere la querela nei confronti del politico, come poi è accaduto.
Tuttavia, la querela sporta restava comunque perseguibile d’ufficio, motivo per il quale sono stati sentiti il beneficiario del titolo e lo stesso imputato che ha negato di aver modificato l’assegno contestato. Alla fine è giunta la sua assoluzione in seguito alla quale Pignalberi ha commentato: “La verità viene sempre a galla, sono stato sereno dal primo giorno, tale serenità proviene dall’estraneità ai fatti contestati, non può e non deve essere una trasmissione ad emettere una sentenza, questo è l’unico errore grande, perché è inspiegabile tutto ciò, ma con il sorriso continuerò a difendermi dalle accuse infondate”.