Il noto scienziato e climatologo Luca Mercalli è stato stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Uno Mattina Estate. Si parla ovviamente del grandissimo caldo che sta interessando l’Italia in queste ultime settimane, e si è ricorda l’estate più calda degli ultimi 100 anni, quella del 2003: “Ci furono più di 15mila morti in Italia – ha detto Luca Mercalli – 70mila morti in tutta Europa fra Francia, Italia, Svizzera, e Portogallo, e anche una parte della Germania e del Belgio. Adesso abbiamo delle precauzioni, vengono lanciate allerte da parte dei servizi meteorologi nazionali per proteggere fasce deboli, anziani e malati, ma la situazione che stiamo vivendo quest’anno mette insieme due anomalie gravi cosa che invece non accadde nel 2003: quest’anno abbiamo il caldo e una siccità che è iniziata a dicembre 2021, sono ormai sette mesi che manca l’acqua”.
“Sul Monte Bianco – ha continuato Luca Mercalli – non si è accumulata neve che è la riserva d’acqua dell’estate. quell’acqua che si vede uscire dal ghiacciaio della Brenva è acqua di secoli fa, ghiaccio antico che se ne va, per fortuna ci da un po’ di riserva sulla Dora Baltea, sull’Adda e sull’Adige, sul Ticino, i grandi fiumi alpini che hanno ancora qualche ghiacciaio, ma quell’acqua non l’avremo più nell’estate del futuro, una volta che i ghiacciai se ne sono andati sono persi, non li avremo più in futuro”.
LUCA MERCALLI: “NEGLI ULTIMI ANNI NON ABBIAMO FATTO NULLA”
Sugli scenari climatici che prevedevano fenomeni di gravi siccità più in là nel tempo, Luca Mercalli spiega: “Gli scenari climatici sono solo delle traiettorie che il clima segue in base al nostro comportamento. Aggiungiamo il fatto che negli ultimi decenni non abbiamo fatto nulla per diminuire le emissioni. Stiamo ricadendo nel caso peggiore fra gli scenari tracciati già 40 e 50 anni fa”.
“Ricordiamo – ha continuato Luca Mercalli – che è stato dato il premio Nobel per la fisica per le prime simulazioni climatiche. Non sono un errore ma se mai un’accelerazione, le cose stanno andando ancora peggio, è più grave il fatto che non abbiamo seguito i primi avvertimenti. Ciò che sta accadendo ora in Francia potrebbe succedere anche da noi nei prossimi giorni, in questo momento in Francia c’è un incendio chiamato mostro da 15.000 ettari”.