La notizia buona è che Bob Dylan torna a esibirsi in Europa (ma non in Italia, chissà perché) dopo una assenza durata – pandemia inclusa – circa cinque anni. Quella cattiva è che sarà vietato portare il proprio cellulare nella sala dei concerti. Non è che sia una cosa così grave, da tempo è in atto una disputa aperta tra contrari e favorevoli. C’è chi dice che chi sta sempre con il telefonino in mano non si gode il concerto, infastidisce chi sta dietro di lui, e soprattutto innervosisce l’artista sul palco. Be’, certo, se uno si mette a parlare o a messaggiare con l’amico rimasto a casa rompe le scatole. Ma le rompe anche chi chiacchiera tutto il tempo con la ragazza alzando la voce sopra il volume degli strumenti per farsi sentire. E chi filma un paio di canzoni non è vero che si distrae dall’evento, anzi segue con maggior attenzione la performance. Poi è bello portarsi a casa il ricordo: immaginate ai tempi dei Beatles, o di Elvis se si fosse potuto. Ma Bob Dylan ha un altro problema che lo perseguita da decenni: non sopporta siano prese immagini o filmati senza la sua autorizzazione. Da più di trent’anni infatti, a differenza di tutti i suoi colleghi, non permette l’ingresso dei fotografi ufficiali che di norma possono riprendere l’artista durante le prime due o tre canzoni. Se non fosse per gli spettatori, non esisterebbero da decenni immagini di Bob Dylan.
Adesso, come già fa Madonna per dirne una, il premio Nobel per la letteratura ha imposto un divieto in più: chi andrà a un suo concerto dovrà lasciare il proprio smartphone all’ingresso, in apposite custodie tenute dal personale del teatro. Molti artisti affermano che i divieti sugli smartphone sono in atto per “migliorare l’esperienza per tutti”, ma è piuttosto vero che sia un modo efficace per proteggere i propri interessi commerciali. Le star subiscono perdite finanziarie significative se i fan filmano i loro concerti e li caricano sui social media, gratuitamente. Ai frequentatori di concerti di Bob Dylan sarà richiesto di riporre i loro in una custodia Yondr, che viene quindi bloccata in un modo che ricorda i tag di sicurezza visti nei negozi di abbigliamento. Per utilizzare il telefono, la persona deve tornare alla stazione di “blocco e sblocco”, quindi spostarsi nella “zona di accesso al telefono”. Se un utente ha bisogno di accedere al proprio telefono a causa di un’emergenza, dovrà lasciare la sede per estrarre il proprio dispositivo dalla custodia Yondr. Ma se una coppia di genitori è andata al concerto lasciando i figli piccoli a una baby sitter? E se un figlio sta male? Nessuno li può avvertire. Non è una bella cosa questo clima poliziesco che si sta instaurando ai concerti rock, che per definizione dovrebbero essere il luogo assoluto di libertà. Anche di dare fastidio. C’è gente che si ubriaca e ti vomita sulle scarpe… Per la cronaca e per chi volesse recarsi all’estero, sono previste ben quattro date a Londra e tre a Parigi, con inizio il 25 settembre a Oslo, per poi attraversare Stoccolma, Copenaghen, Parigi, Amsterdam, Londra prima di concludersi a Glasgow il 31 ottobre.