Rana Raider, coach della squadra di atletica degli Stati Uniti, è indagato per molestie sessuali. I suoi atleti Marvin Bracy e Trayvon Bromell nelle scorse ore, come riportato da Open, hanno disputato la finale dei 100 metri ai Mondiali di Eugene in Oregon, vincendo un argento e un bronzo. L’allenatore però non ha potuto festeggiare insieme a loro i successi. È stato infatti cacciato dalla competizione poco prima che la gara cominciasse.
Il motivo è da ricondurre ad una presunta relazione avuta dal cinquantunenne con una velocista britannica di appena 18 anni. L’episodio risalirebbe al 2014, ma la vicenda è piuttosto nota. A parlarne, qualche anno fa, era stato anche il Daily Mail. Adesso sembra esserci una svolta. È stata infatti avviata una vera e propria indagine dal Center for SafeSport, un organo indipendente che si occupa delle denunce sulla cattiva condotta di allenatori e atleti coinvolti in sport olimpici.
Rana Reider indagato per molestie sessuali: guai per il coach della squadra di atletica degli Usa
La presenza di Rana Reider ai Mondiali di Eugene in Oregon ha creato non poco caos in queste ore: il coach della squadra di atletica degli Stati Uniti, infatti, non sarebbe dovuto essere presente, proprio in virtù del fatto che è indagato per molestie sessuali nei confronti di una allieva appena maggiorenne. “La sicurezza dell’evento ha scoperto una persona non accreditata nell’area di riscaldamento degli atleti. Gli è stato chiesto di andarsene e ha rifiutato. La polizia è stata immediatamente avvertita. Quando ha visto gli agenti che si avvicinavano ha lasciato subito il luogo delle gare”, queste le dichiarazioni rilasciate dagli organizzatori del World Athletics.
L’allenatore, da parte sua, in questi anni ha sempre negato qualsiasi accusa, definendola “non fondata” e “non provata”. La sua innocenza tuttavia non è mai stata dimostrata. Adesso potrebbe essere seriamente nei guai.