I vaccini che saranno disponibili saranno “aggiornati per modo di dire”. Ad affermarlo è il virologo Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova. Infatti, “il vaccino che verrà reso disponibile a ottobre-novembre è tarato contro la variante Omicron, che non esiste più, non circola più”, ha spiegato il professore nel corso del suo intervento a TimeLine, su Sky Tg24. Come illustra Crisanti, “siamo arrivati a Omicron 5 e non sappiamo minimamente quale variante ci sarà a novembre”.
Il virologo ha quindi ribadito che “di fronte a questo elevato numero di casi, farsi il richiamo adesso per gli over 60 e i fragili è la cosa giusta da fare”, precisando che “non vale la pena aspettare e correre il rischio di infettarsi”. Nella giornata di ieri, lunedì 18 luglio, il bollettino dei contagi da Coronavirus ha infatti registrato un nuovo record di questa ondata estiva. Crisanti ha quindi ricordato che “il vaccino attuale ancora protegge contro le complicazioni gravi della malattia”, mentre sottolinea che è irrealistico “aspettare in questo momento un vaccino che ci protegga contro la trasmissione del virus”.
Vaccino contro il Covid, quand’è il picco dei contagi secondo Crisanti
Il bollettino dei contagi da Covid ha segnalato, nella giornata di ieri, le cifre incredibili di 31.204 nuovi contagi, mentre i decessi si sono attestati a 112 morti. In base a questi dati, il professor Crisanti ha spiegato a Sky Tg24 che “sembra che ci stiamo avvicinando al plateau”. In particolare, il virologo descrive la situazione attuale sottolineando che “con 100-150mila casi al giorno, probabilmente sottostimati della metà, quindi 300mila casi al giorno, dopo un mese di trasmissione il virus ha infettato o sta per infettare tutto quelli che poteva contagiare”.
Per quanto riguarda i prossimi, possibili sviluppi della nuova ondata Covid, Crisanti afferma che “diminuendo la popolazione suscettibile, la dinamica di trasmissione del virus è in calo. Stiamo raggiungendo il plateau proprio per questo motivo: in questi ultimi 2 mesi, secondo le stime effettuate, si parla di 20-25 milioni di casi”. Il quadro di questa ondata, la prima a verificarsi durante l’estate anziché durante la stagione invernale, appare dunque chiaro dalle parole del professor Crisanti, così come le sue raccomandazioni sull’importanza della campagna vaccinale.