Ripensare specifiche proposte formative per le professioni museali, in linea con il ruolo del museo contemporaneo, costituisce un imperativo ad oggi imprescindibile per gli istituti impegnati nel campo della formazione dedicata al patrimonio culturale.
Nasce così Toolkit for museum. Whose heritage?, un innovativo percorso formativo e di comunità, rivolto ai professionisti dei musei italiani, promosso dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali in partenariato con alcune istituzioni museali italiane di eccellenza e in collaborazione con ICOM-International Council of Museums Italia.
Un corso – per le cui candidature è pubblico da oggi un Bando aperto fino al prossimo 18 settembre – pensato per chi vuole mettersi in gioco e immaginare nuovi modi di essere e di agire per operare in un settore al centro di un profondo ripensamento in termini di ruolo e funzioni, a partire da visioni e principi condivisi.
Punto di forza dell’iniziativa, nonché elemento qualificante dell’intero percorso, è il coinvolgimento dei musei in cui si svolgono le attività formative: dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino al Museo Egizio fino alla Reggia di Caserta. Istituzioni museali volute dalla Fondazione quali partner strategici ai quali è richiesta una partecipazione attiva nella costruzione e nella realizzazione delle azioni formative al fine di consentire ai partecipanti di entrare nel vivo del lavoro museale con i propri omologhi, condividendo riflessioni e pratiche quotidiane.
“Il corso – dichiara Vincenzo Trione, Presidente della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali – propone un viaggio dentro i musei, tra le sale e i depositi, nei laboratori e negli uffici, a confronto con esperti e con professionisti del settore. Istituzioni e organizzazioni museali di eccellenza – la nostra preziosa rete di partner – hanno accettato con entusiasmo di lavorare insieme con noi, aprendo le proprie sale ai partecipanti e contribuendo attivamente alle azioni formative. Per la Fondazione parte così un nuovo percorso dedicato ai professionisti del patrimonio, all’insegna dell’innovazione professionale in un settore – quello museale – strategico per lo sviluppo del Paese. Un modo per interrogarsi sui mestieri che contribuiscono al continuo ripensamento di quelle straordinarie centrali elettriche che sono i musei”.
Pensando all’istituzione museale come ad una macchina complessa, in cui operano una serie di professionisti con qualifiche differenti ma in stretta e reciproca relazione, il percorso formativo, di forte impronta multidisciplinare, è rivolto quattro specifiche funzioni-chiave della gestione museale: il curatore, il responsabile dei servizi educativi, il registrar ed il comunicatore.
Ideato per valorizzare le specificità dei molteplici ruoli e delle differenti funzioni, senza mai perdere di vista il valore del lavoro corale, Toolkit for museum – fra ottobre 2022 e gennaio 2023 – è rivolto a professionisti già attivi con esperienza nel settore, intenzionati ad accrescere e aggiornare il proprio bagaglio di competenze, ma anche a neo professionisti che abbiano concluso il percorso di studi.
Le attività sono articolate in momenti formativi comuni a tutti i partecipanti e su tematiche di interesse trasversale, attraverso Masterclass, nonché in quattro percorsi differenziati – Toolkit for museum – rivolti, ciascuno, ad una classe di partecipanti raggruppati per professione o funzione museale.
“Un gioco di squadra bilanciato tra funzioni ultra specialistiche: volendo riassumere il lavoro nei musei – afferma Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali – questa definizione ne restituisce la complessità e la magia. Per questo l’articolazione del corso Toolkit for museum si sviluppa tra masterclass e affondi specifici per le quattro funzioni che, in questa prima edizione, sono state messe in evidenza: curatore, registrar, educatore e comunicatore. Per noi della Fondazione è un progetto fondamentale, che permetterà ai professionisti dei musei di condividere esperienze, rafforzare collaborazioni e valorizzare il patrimonio diffuso di competenze e know how da mettere in circolo”.
Ad affiancare la Fondazione nel coordinamento scientifico dell’iniziativa, un Advisory Board composto da professionisti del settore di altissimo profilo: Martina Bagnoli, Direttrice delle Gallerie Estensi, Lorenzo Balbi, Direttore MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Presidente AMACI Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani, Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico di Castelbuono (Palermo) e Direttrice Scientifica del mudaC | Museo delle arti Carrara, Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei civici di Venezia, Francesco Casetti, Sterling Professor of Humanities Film and Media Studies presso la Yale University, Adele Maresca Compagna, Presidente di ICOM International Council of Museums Italia, Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, Nicolette Mandarano, Digital Media Curator delle Gallerie Nazionali di Arte Antica e Mariella Utili, già Dirigente del Ministero della Cultura.
In linea con quanto fino ad oggi realizzato nel campo della formazione, Toolkit for museum. Whose heritage? costituisce un’opportunità formativa quanto mai significativa per i professionisti del settore che intendono abbracciare la grande sfida dei musei contemporanei.