Delitto sulla Loira: Il mistero del corpo senza testa, film di Rete 4 diretto da Eric Duret
Delitto sulla Loira: Il mistero del corpo senza testa va in onda oggi, lunedì 25 luglio, a partire dalle 16.50 su Rete 4. Si tratta di un film giallo del 2015, distribuito da France 3 (FR3) e prodotto da Merlin Productions, France Télévisions, AT-Production, Radio Télévision Belge Francophone, France 3.
La regia è di Eric Duret, in quattro anni di carriera ha diretto quattro film: Delitto a Cadenet, Delitto in Maussane, Cassandre: Il salto dell’angelo e Delitto sulla Loira. La protagonista principale è Claire Borotra, attrice francese, uno dei suoi recenti film ha per titolo Lautrec. Il protagonista maschile è Antoine Duléry, in 29 anni di carriera ha interpretato tredici film, i più recenti sono: Il peggior lavoro della mia vita, C’era una volta a … Montecarlo, Cyrano mon amour, Cassandre ritorno di fiamma. Nel cast troviamo anche Yann Sundberg interprete di La padrina, Transporter, Héléna Soubeyrand e Guillaume Ducreux.
La prima volta il film è stato mandato in onda su Top Crime. – Delitto sulla Loira: Il mistero del corpo senza testa – fa parte di una serie di film destinati al circuito televisivo il cui titolo generale è Meurtre à… e ogni storia è ambientata in una città e regione differente.
Delitto sulla Loira: Il mistero del corpo senza testa, la trama del film
La storia di Delitto sulla Loira: Il mistero del corpo senza testa è ambientata in un piccolo paese della Loira che si trova a ovest della Francia di nome Guérande. La cittadina si affaccia sull’Atlantico ed è circondata dal mare. Il capitano Marie Daguerre mentre sta portando avanti un indagine, scopre nella parte bassa di una cripta del cimitero la testa tagliata di un uomo e nascosta all’interno di una bara dove è conservato il corpo di una ragazza morta una decina di anni prima. Il delitto si è consumato di recente e l’esecuzione non è approssimativa.
In verità il primo a scoprire la testa mozzata è stato il comandante Becker e il caso è stato assegnato a lui, quindi Marie suo malgrado è costretta a collaborare con l’uomo. Mentre svolgono le indagini scoprono che l’arma utilizzata per tagliare la testa risale al XV secolo e la testa è stata marchiata nel modo in cui Barbablù, compagno d’armi di Giovanna D’Arco, contrassegnava le sue vittime, nella maggior parte dei casi criminali.
Il mistero da districare per i due detective non sarà facile anche perché incontreranno molti intoppi da parte di chi non ha nessun interesse a far emergere la verità sul caso. Oltretutto chi cerca di frenare le indagini usa dei metodi abbastanza cruenti per eliminare i due poliziotti.