Anche la Corea del Nord accusa gli Usa di produrre armi biologiche in Ucraina. Nei primi mesi del conflitto erano Russia e Cina ad attaccare su questo fronte gli Stati Uniti. Ora è Pyongyang a parlare di laboratori biologici, accusa respinta già a marzo dall’Onu: «Non siamo a conoscenza di alcun programma di armi biologiche in Ucraina». Già a febbraio la Corea del Nord, stretto alleato del Cremlino, aveva affermato che la politica americana è la «causa principale della crisi ucraina». A marzo poi Mosca ha accusato gli Usa di sostenere la ricerca sullo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Questo mese Kiev ha interrotto le relazioni diplomatiche con la Corea del Nord dopo che ha formalmente riconosciuto due territori separatisti filo-russi.
Domenica l’agenzia ufficiale Korean Central News Agency (KCNA) ha affermato che Washington ha «creato molti laboratori biologici in decine di Paesi e regioni, compresa l’Ucraina, in spregio ai trattati internazionali, ma hanno anche accelerato lo sviluppo di armi biochimiche che minacciano la vita e la sicurezza dell’umanità», citando azioni che sono state «rilevate» dalla Russia. Accuse che Stati Uniti e Ucraina avevano già smentito. Ma a colpire più che le accuse, già note, sono i noti usati dalla Corea del Nord. «Gli Stati Uniti sono un feroce sponsor del terrorismo biologico che sta gettando l’umanità nella distruzione. Affinché l’umanità possa vivere in pace e senza calamità, è necessario regolare i conti con i crimini degli Stati Uniti, un impero del male».
COREA DEL NORD “DA USA MALATTIE E VIRUS…”
La Corea del Nord accusa gli Stati Uniti di aver creato questi laboratori biologici «in aree limitrofe ai Paesi indipendenti anti-statunitensi. I danni del crimine biochimico si estenderanno a tutte le aree del mondo, andando oltre i Paesi e le regioni specifiche. È noto che la tabella di distribuzione dei laboratori biologici, stabiliti dagli Stati Uniti in diverse parti del mondo, coincide con la tabella delle aree in cui sono scoppiate malattie e virus nel mondo negli ultimi anni». Pyongyang tramite l’agenzia ufficiale Korean Central News Agency (KCNA) parla di epatite A e febbre del Nilo occidentale, «sono scoppiate e si sono diffuse in concomitanza con l’esecuzione del programma di ricerca epidemica degli Stati Uniti in Ucraina, infliggendo così sofferenze alle persone».
Quindi, accusa gli Stati Uniti di nascondere le prove e i documenti. Non potevano mancare riferimenti diretti. Si parla infatti di «una guerra batteriologica durante la guerra di Corea negli anni Cinquanta», ma gli Stati Uniti «hanno negato i loro crimini di guerra biochimica negli ultimi sette decenni, a partire dagli anni Cinquanta. In agguato c’è la sinistra intenzione degli Stati Uniti di coprire ad ogni costo le atrocità della guerra batteriologica, denunciate dalla comunità internazionale, e di espandere continuamente il potenziale biologico militare».