E’ stata assolta Patrizia Toro, educatrice d’infanzia 59enne, in precedenza accusata di maltrattamento ai danni dei bimbi a lei affidati, e quindi finita a processo: «Sono stralunata e affaticata – ha commentato la stessa parlando al Corriere della Sera dopo la sentenza – sto metabolizzando ciò che è accaduto e realizzando le parole del giudice. Ho sempre saputo di essere innocente. In aula non ho solo respinto le accuse, ma anche difeso trent’anni di lavoro. Adesso tiro un sospiro di sollievo e quando a settembre rientrerò in classe avrà il sapore della prima volta». Quindi ha aggiunto: «L’incubo è durato due anni e mezzo, ma ora spero sia finito. Vorrei buttarmi tutto questo alle spalle». All’educatrice assolta lasentenza restituisce «Gioia, dignità e sicurezza. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, sapevo di non aver fatto quello che era descritto nelle denunce», aggiungendo di non aver mai avuto problemi fino all’episodio in questione: «Rivendico il mio metodo educativo. Nelle scuole dell’infanzia l’insegnamento passa attraverso il gioco, ma i bambini devono anche essere educati e accompagnati nel percorso di crescita. Nel tempo, per loro diventiamo anche delle seconde mamme e il rimprovero, severo quando è necessario, fa parte del mio lavoro».
Patrizia Toro ricorda che nessun genitore si era mai lamentato prima ne aveva mosso delle critiche, e non vi erano state nemmeno delle avvisaglie, anche perchè «I bambini sono sempre stati felici di venire a scuola. Il mio è un mestiere che si fa per vocazione: i bimbi richiedono tempo e fatica, ma hanno la capacità di donarti amore e affetto. I loro sorrisi e i loro abbracci valgono tutti gli sforzi». A ferirla in particolare è stato «Il tradimento di alcuni genitori. Persone che per anni hanno accompagnato i figli a scuola mostrandosi gentili e premurose. Nonostante la denuncia, abbiamo concluso l’anno scolastico con la tradizionale cena di classe e i bambini mi hanno donato anche dei pensierini. A questo non riesco a dare una spiegazione. Così come ancora adesso sono turbata dalla reazione delle persone sui social: sono stata minacciata di morte. Hanno scatenato contro di me una violenza inaudita».
ASSOLTA MAESTRA ACCUSATA DI MALTRATTAMENTI: “LA SCUOLA MI E’ SEMPRE STATA VICINA”
L’insegnante spiega che è stata molto dura dal punto di vista psicologico «Dopo la denuncia sono rimasta nella scuola fino alla chiusura indagine: la dirigente, i colleghi e molti genitori mi sono stati vicini. Non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto e per me è stato importante. Poi nel 2020, quando le accuse sono state formalizzate, ho preso un anno di aspettativa. Ho preferito farmi da parte e raccogliere le idee».
Ma fortunatamente già dallo scorso gennaio ha potuto riprendere a lavorare: «Le famiglie mi hanno dimostrato apprezzamento e fiducia. La sera però tornavo a casa e avevo il magone. Temevo che potesse succedere di nuovo: questa vicenda mi ha fatto soffrire tanto. Adesso a settembre si ricomincia, sicuramente con un altro spirito. E sono felice di rivedere i miei piccoli allievi». La maestra era stata accusata di aver schiaffeggiato i bambini presso l’asilo di Cascine Vica (Rivoli) ma secondo il tribunale: “Il fatto non sussiste”.