Willie Peyote: “Sanremo? Ho anche vinto il Premio della Critica”
Willie Peyote tra gli ospiti della nuova puntata di Tim Summer Hits 2022 su Rai2. Guglielmo Bruno, questo il suo vero nome, sin dal primo singolo “Fare schifo” ha messo i puntini sulle “i” facendo capire, ma soprattutto ascoltare, il suo messaggio di ribellione. Una scelta, quella del cantautore, che ha voglia di mettersi in gioco, di mettersi in discussione come uomo ed artista. Intervistato da Billboard.it ha parlato dell’esperienza al Festival di Sanremo precisando: “tornassi indietro, rifarei la scelta di partecipare, senza dubbio. È stata molto formativa, è un’esperienza bella sotto tutti i punti di vista. Mi ha cresciuto moltissimo, ora so di saper gestire anche un palco così importante, e tutta l’ansia e la pressione che ho avuto in quei giorni”.
Non solo, parlando della canzone presentata in gara alla kermesse ha aggiunto: “Il brano Mai dire mai (La locura) è stato capito anche più di quello che mi aspettavo. Ho anche vinto il Premio della Critica, quindi meglio di così non poteva andare. E proprio per questo non vedo perché tornarci! Si sono incastrati tutti i tasselli, ma funziona bene quando sei l’underdog e nessuno ti conosce, la seconda volta non ti puoi più giocare l’effetto sorpresa. O rifai quello che hai già fatto, oppure giochi una nuova carta e non è detto che funzioni”.
Willie Peyote: “non mi sono mai dato la possibilità di un piano B”
Willie Peyote nel suo ultimo disco di inediti ha affrontato diversi temi e tematiche: a cominciare dal Festival di Sanremo fino al sistema musica. Nella canzone Ufo parla di rabbia, ma ha precisato: “quella che sembra rabbia in Ufo nasce dalla sensazione di trovare con fatica un modo di collocarmi in questo meccanismo senza farmici inghiottire, riuscendo comunque a giocare secondo le regole. Perché delle regole esistono: cambiano col tempo, ma non le faccio io! Posso fare le mie regole trovando il mio metodo, ma cambia intorno a me il mondo e devo cambiare io. Quindi questo disco racconta anche tutto il percorso di questi due anni”.
Infine parlando della sua scelta di essere un artista ha detto: “non ho mai pensato di fare altro nella vita. È strano essere insicuro e al tempo stesso così convinto. Però sono sempre stato determinato, non mi sono mai dato la possibilità di un piano B. Quello a cui mi porta questo ragionamento è che però oggi mi impegno a capire anche la burocrazia del mio lavoro, cercando di gestire le parti tecniche, anche perché un uomo di 37 anni deve essere in grado di farlo. Willie Peyote, ma ho sempre pensato che fosse comunque l’unica chance che avevo”.