Il modello F24 potrebbe essere utilizzato per il pagamento di qualsiasi tipo di imposta, tassa o di contributo. Il decreto semplificazioni che ha avuto già l’approvazione della camera e che si attende che venga approvato entro il 20 agosto.
Da quel momento servirà un decreto attuativo per rendere il modello unificato utile a pagare la maggior parte dei contributi.
Modello F24: il suo utilizzo è già prevalente
In realtà è già così, perché il modello F24 ha sostituito già in gran parte tutti gli altri modelli di pagamento utilizzati nel passato, in particolare il famoso bollettino postale.
In questo modo si amplia anche la possibilità di allargare le compensazioni dei crediti fiscali.
Successivamente all’approvazione del decreto semplificazioni in Senato il 20 agosto prossimo, dovrà esprimersi il Ministero dell’Economia e delle finanze con i decreti attuativi.
Le novità sull’utilizzo del modello F24 sono contenute in uno degli emendamenti che hanno arricchito il testo del decreto semplificazioni numero 73/2022 durante l’iter di conversione in legge.
Il decreto stabilisce che “ai contribuenti è consentito effettuare versamenti unitari di qualsiasi imposta, tassa o contributo, comunque denominati spettanti allo stato, gli enti territoriali e gli enti previdenziali secondo la disciplina dell’articolo 17 del decreto del 9 luglio del 1997 il decreto 241/1997“.
Modello F24: dalla teoria alla pratica, quanto ci vuole?
Tuttavia nonostante la legge stia cercando di semplificare ai cittadini la possibilità di pagare quanto dovuto con un’unica operazione, il passaggio all’attuazione di questa legge dovrà transitare necessariamente attraverso altri passaggi e decreti attuativi. Il modello unificato prevalente che viene più largamente utilizzato adesso è il modello F24 e che andrà a sostituire ragionevolmente tutte le imposte possibili, ma per poterlo fare occorrerà un adeguamento di tutti gli enti.
Attualmente il modello F24 viene utilizzato per pagare tasse, imposte e contributi per chi è titolare di partita IVA, ma anche per chi non lo è e svolge un semplice lavoro dipendente.
Il modello F24 ha finito per sostituire numerosi altri sistemi di pagamento tra cui il modello F23 che adesso viene utilizzato soltanto per le imposte di registro, catastali sanzioni inflitte ad autorità amministrative.
Modello F24: la prima rivoluzione è già iniziata
Dal primo settembre 2020 il modello F24 è stato utilizzato anche per le somme dovute in relazione alla registrazione degli atti privati. Complessivamente viene utilizzato per pagare
- imposte sui redditi, come ad esempio l’IRPEF;
- ritenute sui redditi da lavoro e sui redditi da capitale;
- imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’Irap e dell’Iva
- IRAP;
- IVA
- imposta sostitutiva sui finanziamenti;
- imposta sulle assicurazioni;
- tasse scolastiche;
- contributi INPS e premi INAIL.