A Estate in Diretta, programma in onda tutti i pomeriggio su Rai Uno, si è parlato della tragica vicenda della due sorelle di 15 e 17 anni, morte sabato scorso dopo essere state investite da un treno in corsa in quella della stazione di Riccione, un Frecciarossa che proveniva da Pescara e che era diretto a Milano. Il programma ha intervistato Lorenzo, barista di Castenaso, comune della provincia di Bologna dove risiedevano Giulia e Alessia, che conosceva le due vittime: “Erano molto uniti anche fra loro ragazze – ha spiegato il ragazzo, riferendosi anche alla terza sorella, la più grande – erano una cosa unica, Stefania, la grande, veniva qui spesso”.
“Il padre è sempre stato un gran lavoratore – ha proseguito – ha lavorato sempre giorno e notte, papà e la sorella maggiore erano sempre presenti, ha centrato la sua vita su di loro, erano molto uniti, c’era questa cosa della protezione che era molto forte, e le due ragazze erano molto tranquille educate, sempre insieme, molto unite – ribadisce – una cosa unica, la grande le proteggeva sempre”.
INCIDENTE RICCIONE: “DUE SORELLE SEMPRE SCHERZOSE E SORRIDENTI”
Due le piste che stanno battendo gli inquirenti, quella di una possibile distrazione, e la seconda, del suicidio, ma Lorenzo non crede al gesto volontario anche perchè in passato non vi sono mai state delle avvisaglie in tal senso: “Magari una distrazione, suicidio non penso proprio, assolutamente, uso di sostanze? Mai visto niente, erano da coca cola e granita”.
Quindi ha aggiunto e concluso: “Loro erano sempre scherzose, sorridenti, si divertivano, assolutamente, mai visti pianti o situazioni strane, isolamenti, mai mai, assolutamente. Ridevano e scherzavano, si facevano la foto con il cellulare, facevano scherzi, mai viste cose strane che potessero far pensare ad una situazione di tristezza”. Secondo il sindaco di Riccione la morte di Alessia e Giulia resterà un mistero, e forse sarà davvero così.