La minaccia nucleare torna a essere più incombente che mai nelle parole di Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite. “Basta un errore di calcolo per l’annientamento nucleare” ha infatti ammonito Guterres, aprendo la decima conferenza del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) a New York. Il segretario ONU ha fatto esplicito riferimento all’attuale guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina e alle esortazioni di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti affinché la Russia fermi la sua retorica legata alla minaccia di un conflitto nucleare.
Ora il mondo intero si sta ritrovando ad affrontare “un pericolo nucleare che non si vedeva dall’apice della Guerra Fredda”, come ha dichiarato lo stesso Guterres. Il timore delle Nazioni Unite è che le crisi possano degenerare, al punto che Guterres ha precisato che l’umanità si trova “lontana dall’annientamento nucleare” soltanto nella misura di “un malinteso, un errore di calcolo”, mettendo così in evidenza quanto poco ci separi da un “olocausto” che sembra concretizzarsi ora più che mai. Infatti, oltre alle tensioni esplose in territorio ucraino l’ONU guarda anche al perioclo nucleare legato al Medio Oriente e ai conflitti nella penisola coreana.
Segretario ONU Guterres, l’appello all’eliminazione delle armi nucleari
Per il Segretario generale della Nazioni Unite, come umanità “Siamo stati straordinariamente fortunati finora. Ma la fortuna non è una strategia. Né è uno scudo dalle tensioni geopolitiche che sfociano nel conflitto nucleare”. Per questo motivo ha rafforzato l’invito, rivolto a tutte le nazioni, a “mettere l’umanità su un nuovo percorso verso un mondo libero dalle armi nucleari” e quindi dalla minaccia nucleare. Il Segretario ha ribadito che “l’eliminazione delle armi nucleari è l’unica garanzia che non verranno mai utilizzate”, mentre i dati attuali parlano di “Quasi 13.000 armi nucleari sono ora detenute negli arsenali di tutto il mondo. Tutto questo in un momento in cui i rischi di proliferazione stanno aumentando” ha evidenziato Guterres.
Guterres ha definito la decima conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) una “opportunità” da cogliere per rafforzare il trattato stesso e renderlo più adatto al “mondo preoccupante che ci circonda”. Questo Trattato è entrato in vigore nel 1970 e ha valenza internazionale, operando con l’obiettivo di prevenire il diffondersi delle armi nucleari. Viene rinnovato e riesaminato ogni cinque anni. L’incontro avrebbe dovuto tenersi già nel 2020, ma era stato posticipato per via dell’esplosione della pandemia da Coronavirus.