Il caldo e le alte temperature, così come si sta registrando in queste settimane nel nostro Paese, hanno fra gli effetti negativi anche quello di causare la bassa pressione sanguigna, provocando quindi spossatezza, stanchezza e scarse energie. Come ricorda il Corriere della Sera, fortunatamente avere la pressione bassa non è un fattore di rischio cardiovascolare, e solitamente, con qualche piccolo accorgimento, la si riesce in qualche modo a contrastare, in ogni caso si tratta di un “fenomeno” a volte fastidioso. «Se tali episodi sono occasionali e magari legati a particolari circostanze, per esempio la calura estiva, non c’è da preoccuparsi – sottolinea Alberto Cremonesi, responsabile del Dipartimento cardiovascolare dell’Istituto Humanitas Gavazzeni, Bergamo – le temperature elevate favoriscono, infatti, la dilatazione dei vasi sanguigni e la disidratazione, fattori entrambi che abbassano la pressione».
«Ma se il fenomeno si ripete di frequente – ha proseguito – è meglio fare un controllo medico perché l’ipotensione può anche essere il campanello d’allarme di una malattia sottostante, dal diabete a disfunzioni della tiroide». Come fare quindi per capire se il fenomeno è slegato dal caldo? Per verificare l’ipotensione basterebbe misurare la pressione arteriosa, e se a riposo scende al di sotto dei 90 come massima e di 60 come minima, allora in quel caso potrebbe essere il caso di consultare un medico.
PRESSIONE TROPPO BASSA PER IL CALDO: IN CASO CI SI ACCORGE DI STARE PER SVENIRE…
Cosa fare quindi per limitarne il disagio dovuto ad una bassa pressione? «Sebbene esistano farmaci vasopressori – aggiunge ancora Alberto Cremonesi – in genere non è necessario il loro impiego, se non nelle forme gravi che non rispondono ad altri accorgimenti. In genere infatti è sufficiente modificare alcuni comportamenti e seguire alcune semplici indicazioni. Per esempio nei mesi estivi può essere d’aiuto aumentare l’apporto di acqua e sali minerali nella dieta, eventualmente con integratori specifici. Un consiglio sempre valido è quello di praticare una moderata attività fisica: durante l’esercizio la pressione aumenta e ciò permette all’organismo di abituarsi a variazioni di pressione. Molte persone equilibrano già con questo accorgimento la loro pressione sia a riposo sia durante lo sforzo».
Nel caso in cui si capisce di essere vicini ad uno sfinimento, è bene sdraiarsi e sollevare le gambe favorendo la circolazione sanguigna. «Per cercare di risolvere il calo pressorio – conclude l’esperto – si può ricorrere anche ad alcune semplici manovre che fanno alzare la pressione, come la contrazione massimale delle dita delle mani (hand-grip) oppure contrazioni dei muscoli delle gambe, per esempio a gambe incrociate».