Ermal Meta si racconta in un’intervista, tra passato e presente: cosa ha provocato il gonfiore al volto?
Può dirsi uno dei cantautori più apprezzati della musica italiana e in questi giorni Ermal Meta é tornato a raccontarsi ai fedeli appassionati della sua musica, tra vita privata e carriera artistica. L’occasione é un’intervista concessa a Oggi magazine, dove -reduce dal rilascio del libro Domani e per sempre, il cantautore che ha il cuore conteso tra l’Albania e l’Italia non ha lesinato dichiarazioni sul problema di salute che lo ha coinvolto nell’ultimo periodo: si tratta di un rigonfiamento accusato al volto, motivo per cui si é visto costretto a cancellare parte del tour previsto in Italia. Una volta recatosi a consulto medico, l’artista é stato rassicurato dal medico sul gonfiore facciale che gli dava un aspetto preoccupante: “Nulla di davvero preoccupante”. E con una cura a base di cortisone Ermal Meta é riuscito a risolvere il suo problema di salute, uno dei tanti che ha fronteggiato nella vita, che ha cominciato a vivere con positività tardi: “Dopo giorni di inquietudini, una mattina ho realizzato che mi concedevo di sorridere solo con familiari e amici. Ho capito tardi che la gioia è una cose seria. Mi nascondevo. Il sorriso è un’apertura agli altri e io avevo un’esigenza di nascondermi che arrivava da lontano. Da una famiglia in cui non potevi mai mostrare il fianco”.
Nel libro Domani e per sempre, Ermal Meta ricorda a tratti la storia del Novecento europeo e i vari regimi che lo hanno contraddistinto e non lesina parole neanche sul comunismo di Enver Hoxa in Albania, il Paese natale dove ha vissuto fino al 1994. Dopodiché il trasferimento in Italia con la sua famiglia lo ha segnato per sempre: “…il senso di colpa che la distanza ha generato in me. Quello di essermene andato da un momento all’altro. IO non volevo. Non dormii tutta la notte, mi tremavano l’occhio e la bocca dello stomaco”. “Il senso di colpa ti lascia l’inquietudine del dubbio che tu, quel destino che hai schivato andandotene, avresti dovuto viverlo”.
Un anno dopo, Ermal tornava in Albania, ma gli amici di sempre lo vedevano ormai come un estraneo, in quanto “italiano”. Una volta giunto in Italia, a Bari, Ermal Meta sentiva forte in lui la necessità di doversi dimostrare diverso dagli albanesi dipinti negativamente dai giornali mainstream: “perché non ho fatto niente per integrarmi, anzi. Ho sempre voluto distinguermi. Dal 2006 il mio passaporto dice che ho la nazionalità anche italiana, ma è un passaporto. In Albania ho vissuto 13 anni, In Italia 28. Ma se guardi una pianta non puoi ignorare che è così bella grazie a radici sane. Al solito, le cose importanti non si vedono”.
Ermal Meta ha accusato un angioedema?
Rispetto al fidanzamento che lo vincola a Claudia Sturdà, una ragazza laureata in Economia e Gestione aziendale e che lavora da agente sportiva e marketing manager per una società che fa consulenze legali agli sportivi, soprattutto di calciator, Ermal Meta fa sapere che i due non amano mostrarsi insieme pubblicamente, anche perché a lei non interessa catalizzare l’attenzione mediatica. I due hanno acquistato casa a Bari, sognando il matrimonio, anche se non mancano i tumori legati alla possibile paternità per il cantante: “Non riesco più a stare senza il mare, ce l’ho nelle vene e solo con il rumore della risacca riesco a non sentire quello dei pensieri”. Diventare padre lo spaventa, ma più che altro perché il mondo è spaventoso poi “se proprio vuoi fare il genitore ci sono bimbi che crescono in luoghi terribili”.
Ma cosa si rileva del problema fisico accusato da Ermal Meta? Il cantautore non ha ancora rotto il silenzio al riguardo, ma trattasi probabilmente di un angioedema. Le cause che provocano la patologia non rara sono molte, ma se in concomitanza al gonfiore si manifesta anche fatica a respirare, a deglutire o se la lingua si gonfia è importante contrastarla ricorrendo ad un pronto soccorso.