Tra le immagini più iconiche dell’Europeo e forse della storia del calcio non può che esserci quella di Simon Kjaer che salva la vita ad Eriksen. Il difensore del Milan e il centrocampista dell’Inter: rivali in Serie A, compagni in Nazionale, amici fuori dal campo. Una storia che sa di terrore e di rinascita, di paura e di sollievo, di calcio e di amicizia. In quella sfida, Danimarca-Finlandia, Eriksen ha rischiato la vita. Un arresto cardiaco in campo, i compagni arrivano immediatamente e lo circondano anche per proteggerlo dallo sguardo delle telecamere. Kjaer accorre e ha la prontezza di aprire la bocca di Eriksen e di tirargli fuori la lingua, in attesa che i soccorsi entrino sul rettangolo verde.
A Sportweek, il difensore del Milan ha ricordato quella giornata e il suo pronto soccorso: “In casi come quello non puoi mai pensare prima di agire. Sorpreso dal mio atteggiamento? Spero solo che avrei agito allo stesso modo se, invece che soccorrere un compagno in una partita dell’Europeo davanti a milioni di spettatori tra stadio e tv, mi fossi trovato per strada alle prese con uno sconosciuto”.
Eriksen, il ritorno in campo e il Manchester United
Il malore non ha impedito ad Eriksen di tornare a giocare. Dopo essersi ripreso, il centrocampista ha dovuto salutare l’Inter: le regole della Serie A non gli avrebbero infatti permesso di tornare in campo. Nel dicembre del 2021, dopo il responso negativo dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, ha infatti detto addio al club nerazzurro, firmando per il Brentford un mese dopo. Dopo la fine del contratto con il club inglese, con il quale ha collezionato 11 presenze totali, aiutando la squadra a raggiungere una tranquilla salvezza, è rimasto svincolato.
Il 15 luglio 2022 ha firmato un contratto con il Manchester United, al quale resterà legato per i prossimi tre anni. Un ritorno in una big di Premier League, dunque, che non ha stupito affatto Simon Kjaer, che a Sportweek non si è detto sorpreso: “No, perché dopo quello che gli è successo è diventato più forte di prima. Sono contentissimo per lui: siamo vecchi amici e ci sentiamo ogni settimana”.