Amedeo Della Valle è un cestista italiano di ruolo guardia del Brescia, figlio di Carlo, anch’egli ex cestista. Carriera lunga per lui, iniziata con il Junior Casale per poi continuare con la Pallacanestro Reggiana ed Olimpia Milano. Dopo l’esperienza in Italia, il trasferimento fuori dai confini dello stivale con gli spagnoli del Gran Canaria. Con i gialloblu saranno solamente 4 le partite fino al passaggio, sempre all’estero, al Buducnost, in Montenegro. In Montenegro resta appena un anno, ma bastano per mettere in bacheca due titoli: Coppa e Campionato nazionale.
Una carriera piena di titoli con i club con 1 EuroChallenge con la Reggiana e due Supercoppe italiane con Reggiana sempre ed Olimpia Milano. Non solo club ma anche in Nazionale Amedeo Della Valle può vantare titoli: Europeo Under 20 con l’Italia nella spedizione estone del 20213, poi il vuoto ma si accontenta della fascia di capitano della nazionale, che ha già una grande significato. Oggi è un giocatore del Brescia dove in un primo momento aveva lasciato il club, salvo poi, il 26 luglio, tornare a Brescia con tanto di rinnovo per due anni.
Amedeo Della Valle: “Ritorno al Brescia? Grazie a Ferrari”
Intervistato ai microfoni di TuttoSport, il cestista ha parlato del suo ritorno al Brescia e rinnovo con il rapporto con il patron Mauro Ferrari: “Verso Brescia ho grande riconoscenza. A Ferrari poi devo tutto, è stato lui a volermi la scorsa estate. Si è creato un rapporto speciale. Perciò, volendo sondare il mercato e avendo in quanto italiano un ruolo pesante nella costruzione dell’organico, ho pensato di liberare la società per tempo. Sono un giocatore molto emotivo, ho bisogno di scegliere ciò che mi fa sentire bene, libero”, dice il giocatore della Nazionale, che poi continua: “Non voglio rimpianti nei rapporti. Ci tenevo a essere anche corretto e siamo rimasti in contatto e quando si è creata l’opportunità, ancora grazie a Ferrari, ho accettato di corsa“.
Non soltanto Brescia, Della Valle è un perno della nazionale di Pozzecco. Sulla nazionale italiana, l’atleta nativo del Piemonte ha detto: “La qualità principale e l’unità del gruppo. Tutti ragazzi che stanno bene assieme e lavorano bene assieme. Quando devi preparare un torneo importante è un aspetto fondamentale“. Parole da leader quelle dell’esperto giocatore della nazionale, che vanta più di 70 partite con la casacca della nazionale. Poi continua parlando del tecnico Pozzecco: “Lo conoscevo personalmente, non lo avevo mai avuto come coach. È originale, ha un sistema diverso da tanti coach europei. Pozzecco lascia libertà fuori dal campo, ma è davvero molto esigente in allenamento e in genere in campo“.