Enrico Letta, segretario del Pd, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Rai Tre “Filo Rosso”, affrontando inevitabilmente alcune tematiche legate alle prossime elezioni, in programma il 25 settembre 2022. In primis, per ciò che concerne l’immigrazione, Letta ha sottolineato la necessità dell’Italia di uscire dai trattati europei: “Sembrerà forte detto da me, ma i trattati europei obbligano all’unanimità. Allora io dico: facciamo un accordo fra i Paesi, senza l’Ungheria. Insieme agli altri organizziamo una forma di accoglienza diffusa e i rapporti coi Paesi terzi, sennò non saremo mai in grado di gestire l’emergenza”.
Qualora a spuntarla nella corsa elettorale fosse il Centrodestra, Enrico Letta ritiene che sarebbe un vero problema per il nostro Paese: “Lo si è visto dalle prime proposte di campagna elettorale che hanno fatto, che significano far saltare i conti pubblici e il patto che noi abbiamo con l’Europa, che ci ha dato 219 miliardi di euro in cambio di comportamenti ragionevoli. Per adesso Salvini e Berlusconi hanno fatto la gara a chi rilanciava sulla Flat tax, con un costo di 50-60 miliardi di euro. Giorgia Meloni premier? Penso che ci saranno contraccolpi molto pesanti sul Pnrr. Salvini lo ha detto: rinegozieremo i soldi del Recovery e del Next generation Eu. Su questo non si scherza, perché quella scelta è vitale per il nostro Paese”.
ENRICO LETTA: “CALENDA E RENZI? PENSO SI UNIRANNO”
Nel prosieguo del suo intervento a “Filo Rosso”, Enrico Letta ha asserito che, a suo avviso, Carlo Calenda ha fatto “una scelta profondamente sbagliata”. Tuttavia, “la parola nemico non la userò mai, sono partiti politici in una competizione aspra con noi. Ci troviamo con due leader, lui e Renzi, che hanno fatto la legislatura da eletti col Pd, poi, siccome non possono immaginare di stare in un partito con altri, hanno deciso di fare una scelta in solitaria. Adesso penso che andranno insieme e vedremo”.
L’elettorato democratico può chiedere una nuova alleanza con i Cinque Stelle? “Io non credo – ha detto Enrico Letta –. Da quando noi con linearità abbiamo detto che quella scelta di far cadere il governo Draghi è una scelta suicida per l’Italia e che per noi non può portare nulla di positivo, nei sondaggi siamo solo cresciuti”. Infine, una promessa per i docenti: “Se vinceremo le elezioni, a fine legislatura, nel 2027, gli insegnanti saranno pagati con una retribuzione che sarà la media di quella degli altri insegnanti europei. L’Italia è uno dei Paesi che paga gli insegnanti di scuola media o superiore meno di tutti gli altri”.