Sant’Antonino viene ricordato nel calendario cristiano il 31 ottobre di ogni anno. Durante la sua vita terrena è stato un fervido religioso diventato arcivescovo della città di Milano di cui è anche santo patrono, a conferma di come si sia distinto in vita. Milano è la città in cui Sant’Antonino è stato legato nella sua vita terrena, seppur non è stato mai stato possibile confermare la sua nascita in una famiglia aristocratica del luogo. Le sue opere sono state effettuate presso questo territorio come dimostra il suo tentativo di far trovare la pace tra i Longobardi e gli abitanti della Lombardia. Milano è un importante comune italiano che conta circa 1 milione e 400 mila abitanti nel suo centro e che è il capoluogo della Regione Lombardia. Milano è stata fondata nell’anno 590 avanti Cristo da una tribù celtica e fu conquistata circa tre secoli e mezzo dopo dagli antichi romani diventando così Mediolanum.
La sua importanza dal punto di vista politico e soprattutto economico e finanziario, è cresciuta nel corso dei secoli in ragione anche dell’avvento dell’Impero Romano d’Occidente e d’Oriente. Sono state molteplici le vicende che hanno visto protagonista Milano soprattutto nell’epoca medievale e rinascimentale, nonché anche e soprattutto nei tempi moderni. Sul suo territorio ci sono tantissime mete assolutamente da non perdere per gli appassionati di storia e cultura come nel caso del Duomo, l’arco della Pace, la chiesa di Santa Maria delle Grazie che è diventata patrimonio dell’umanità UNESCO, la Galleria Vittorio Emanuele II, la basilica di Sant’Ambrogio e le opere più moderne come il parco biblioteca degli alberi e il City Life. Ci sono inoltre da considerare tante architetture ed edifici militari come il Castello Sforzesco, la Porta Ticinese medievale e Parco Sempione.
Sant’Antonino, la vita del Beato
Sant’Antonino è vissuto durante il settimo secolo dopo Cristo, in un periodo di grande turbolenza per via della caduta dell’Impero Romano con il relativo arrivo di popoli barbari, ma non ci sono evidenze storiche circa i momenti più significativi della sua vita a partire dalla data di nascita. Infatti, non è stato possibile stabilire la data di nascita e neppure il luogo. Tuttavia, secondo una tradizione riportata di generazione in generazione, Sant’Antonino probabilmente era originario di una famiglia milanese di una certa rilevanza in quanto aristocratica e conosciuta come i Fontana. Certamente a un certo punto della sua vita terrena e nonostante la possibilità di poter vivere agiatamente, ha manifestato la ferma volontà di servire il Signore Dio dando supporto agli ammalati e alle persone bisognose sia nelle vesti di prelato sia di semplice cittadino, battendosi per la causa dei deboli e degli ultimi. Ci sono inoltre numerosi documenti storici che rimarcano come durante la sua vita si sia battuto a più riprese per portare la pace tra gli abitanti della Lombardia e i Longobardi affinché ci potesse essere una fusione tra le due culture. Spesso e volentieri si è recato presso la corte di Re Ariberto I che è stato il condottiero dei Longobardi e Re d’Italia dal 653 al 661 per cercare di farlo convertire alla fede cattolica e soprattutto per riportare la pace in quei territori. Si è sempre battuto per le cause delle persone in difficoltà anche sfruttando la sua carica di vescovo della città di Milano.
Alla sua morte avvenuta nel corso dell’anno 261 però la pace non solo non venne mai raggiunta, ma ci furono delle guerre in atto tra i due figli di Re Ariberto che cercarono in ogni modo di avere il predominio l’uno sull’altro. La cosa incredibile è che in questa battaglia tre i due figli del re alla fine riuscì ad avere la meglio un terzo personaggio, Grimaldo che all’epoca era Duca di Benevento. Tra l’altro a Milano dopo la morte di Sant’Antonino, arrivarono dei monaci di Cassino che si stabilirono nella chiesa di San Simpliciano luogo nel quale venne sepolto il corpo di Sant’Antonino. Proprio in questa chiesa veniva venerato fino a che San Carlo Borromeo decise di effettuare la traslazione delle spoglie mortali attraverso una bellissima e solenne cerimonia nella quale ebbe modo di dedicare un’omelia particolarmente toccante in ricordo di Sant’Antonino. Secondo la tradizione Sant’Antonino veniva ricordato nel giorno del 29 ottobre soprattutto dalla Chiesa Ambrosiana. È stato vescovo di Milano da 669 al 671, la ricorrenza liturgica fu probabilmente messa prima nel giorno del primo novembre come commemorazione di tutti i Santi e successivamente anticipata al 31 ottobre proprio per dare maggiore visibilità alla ricorrenza.
Gli altri Beati di oggi
La Chiesa Cattolica Cristiana nel giorno del 31 ottobre ricorda altre figure che si sono distinte durante la loro vita terrena come Sant’Epimachio Pelusiota, martire cristiano, San Quintino anch’egli martire, San Foillano che è stato Abate di Fosses, San Volfango vescovo della città di Ratisbona in Germania, il beato Cristoforo di Romagna sacerdote francescano, Beato Tommaso Bellacci da Firenze e Sant’Alfonso Rodriguez.