Il 28 ottobre la chiesa cattolica celebra in maniera congiunta i Santi Simone e Giuda, forse i meno conosciuti tra i dodici apostoli di Cristo, sebbene assistettero entrambi sia alla Resurrezione di Cristo, che alla successiva ascensione dello Spirito Santo. Giuda e Simone vengono ufficialmente riconosciuti oggi come martiri della Chiesa. Le loro celebrazioni sono frequente in diversi luoghi d’Italia, principalmente nelle chiese intitolate al culto dei due santi. La più famosa delle quali è probabilmente la Parrocchia dei Santi Simone e Giuda, a Ravenna. Celebrazioni che vertono prevalentemente su momenti liturgici e di catechesi, volte ad approfondire la riflessione sulla figura dei due apostoli.
Nello medesimo giorno dei Santi Simone e Giuda vengono commemorati anche, tra gli altri: San Cirillo, Venerato a Cellio; San Ferruccio di Magonza.
San Giuda, la vita dell’apostolo
San Giuda non va confuso con Giuda Iscariota, il traditore che, baciando Gesù lo consegnò ai soldati romani dando così il via alla sua drammatica Passione. San Giuda veniva chiamato anche Taddeo, che significa magnanimo, infatti nella comunità dei discepoli di Cristo era ricordato proprio per la sua umiltà e dolcezza. Era fratello di un altro dei 12 Apostoli di Gesù: San Giacomo il Minore. Dopo la morte del Maestro, Giuda si dedicherà intensamente al pellegrinaggio e all’opera di evangelizzazione, portando la parola di Cristo in giro per la Giudea, la Samaria, la Mesopotamia e la Siria. E proprio in Siria, nella città di Emessa (l’odierna Homs), morirà martirizzato.
San Simone, la vita dell’apostolo
San Simone invece viene ricordato per la sua spiccata curiosità, che lo portò ad essere particolarmente attivo nell’ascolto degli insegnamenti del Maestro. Veniva soprannominato lo Zelota, probabilmente perché prima di intraprendere il suo cammino con Cristo aderì alla fazione partigiana degli zeloti, che provò ad osteggiare la tirannia della Roma imperiale. Ma gli evangelisti Marco e Matteo lo chiamano anche il Cananeo, le sue origini negli anni hanno fatto ipotizzare anche una possibile parentela diretta con Gesù. Il suo martirio viene ricordato come uno dei più cruenti perpetrati contro un membro della chiesa cristiana: venne tagliato a pezzi con una sega, mentre era ancora in vita. Dallo strumento che procurò brutalmente la sua morte deriva la sua successiva assunzione a patrono dei boscaioli e taglialegna. San Giuda invece assolve il ruolo di protettore dei casi disperati.