Una terapeuta che lavora con criminali sessuali sta suscitando scalpore in rete dopo aver chiesto che non si usi più la parola «pedofilo» a causa della sua natura offensiva nei confronti delle persone che sono attratte dai bambini. Si chiama Miranda Galbreath, consulente professionale e terapeuta sessuale di Erie, in Pennsylvania, che su YouTube ha pubblicato un video dal titolo “Parliamo di persone attratte dai minori“. Nel filmato, ormai diventato virale, afferma che il termine pedofili è «insulto» rivolto al «gruppo più vilipeso di persone» che vengono ostracizzate ed emarginate dalle loro comunità. Quindi, ha suggerito di chiamarle «persone attratte da minori». Come se ciò non bastasse, ha spiegato che bisogna fare una distinzione tra l’attrazione per i bambini dal commettere effettivamente un crimine ai danni di essi, perché «l’attrazione non equivale all’azione».
Quindi, il fatto che una persona sia attratta dai minori «non significa che abbia agito o agirà mai in base a questa attrazione». Un’altra cosa che ha voluto chiarire è che «la maggior parte degli individui che commettono atti sessuali su minori non sono persone attratte da minori. Alcuni lo sono. Ma la maggior parte delle persone che fanno sesso con i bambini in realtà sono attratte principalmente dagli adulti». Ma Miranda Galbreath si è spinta anche oltre, paragonando l’attrazione per i bambini ad altre sessualità, affermando che «l’attrazione per i minori significa semplicemente che la persona ha un’attrazione sessuale o romantica duratura per i minori».
“NON SI SCEGLIE DI ESSERE GAY NÈ PEDOFILI…”
Tanto basterebbe per sollevare una bufera, cosa che effettivamente è accaduta sui social. Ma Miranda Galbreath è stata un fiume in piena a livello di dichiarazioni disarmanti e a dir poco inquietanti. «Non hanno scelto questa attrazione… non si può scegliere di essere eterosessuali o gay, e non si può scegliere di essere una persona attratta dai minori», ha aggiunto a proposito di coloro che vengono definiti pedofili. Il video, che è stato rilanciato su altre piattaforme social, ha subito superato oltre 500mila visualizzazioni, suscitando molto clamore e indignazione. La pedofilia, infatti, non può essere considerata un orientamento sessuale o messa sullo stesso pieno, anche perché gli orientamenti sessuali non danneggiano le altre persone. Si tratta di una patologia che necessita di interventi mirati.
Di sicuro sono persone che necessitano di aiuto, ma arrivare a colpevolizzare chi li chiama pedofili, per ciò che sono, è a dir poco paradossale. Miranda Galbreath, consapevole della risonanza che le sue parole avrebbero avuto, si è giustificata spiegando che la pedofilia è un tema «controverso e difficile da trattare per molti». Infine, ha aggiunto: «Ho lavorato per anni con persone attratte da minori e ho sentito e assistito a così tante idee sbagliate che ho voluto mettere al mondo qualcosa per chiarirne alcune. Se state vedendo questo post, spero che possiate mettere da parte i vostri pregiudizi e prendervi qualche minuto per capire un po’ di più su queste persone che sono nostri simili». Dall’affrontare un tema al tentare di normalizzare una malattia però ne passa…