Bobby Solo e la passione per la musica: “Nata per amore di Betsy”
È stato l’amore a far nascere in Bobby Solo la scintilla che lo ha poi portato al successo nel mondo della musica. Il cantante, ospite a Estate in Diretta, ha raccontato che la passione nata per una ragazza è stata ciò che lo ha portato anche a legarsi sempre più a colui che è poi diventato suo idolo: Elvis Presley.
“Cantare? Ho cominciato nel 1963 per una ragazza, era però un amore platonico. – ha esordito il cantante – Lei si chiamava Betsy, figlia di un giornalista americano Mc Govern, corrispondente a Roma dell’Herald Tribune. Lei però amava Elvis e io per cercare di piacerle un po’ ho iniziato a pettinarmi come lui. Lei però mi ha detto che il ciuffo non bastava, così mia mamma mi ha regalato una chitarretta e io ho iniziato a suonare.”
Bobby Solo e il playback a Sanremo: “Ecco perché”
Al tempo Bobby Solo aveva 14 anni e tanta voglia di fare musica. La svolta è arrivata qualche tempo dopo grazie ad un amico: “Non andavo bene a scuola. Durante le ripetizioni di greco incontrai il fratello di Lo Vecchio, Lorenzo, che scoprì che io volevo fare il cantante. Lui mi disse che se volevo potevo andare con suo fratello allo studio registrazione Ricordi.” Quì Bobby si esibì, facendo colpo sui presenti.
Iniziò così il suo percorso nella musica, fatto non solo di successi. Particolare la vicenda del playback al suo primo Sanremo, che lui in studio ha spiegato: “Era la prima volta per me, alle prove c’erano artisti fortissimi come Paul Anka che era fortissimo, io non avevo gavetta, avevo fatto giusto tre concerti. Quando arrivò il mio momento di provare non mi uscì la voce, così mi salvarono facendomi fare il playback. Il giorno dopo però vennero ordinare 300mila copie del mio disco.” Proprio su questo il cantante ha concluso con una curiosità: “La casa discografica Ricordi, prima dell’esibizione a Sanremo, mi mise in un sottoscala senza bagno. Dopo che vennero ordinate le 300mila copie, mi misero in una suite.”