I PARTITI SFILANO AL VIMINALE: DA OGGI LA PRESENTAZIONE DEI SIMBOLI PER LE ELEZIONI 2022
È cominciata oggi alle ore 8 la tradizionale “sfilata” al Viminale per la presentazione e il deposito dei simboli dei partiti che participeranno alle Elezioni Politiche 2022: la corsa al voto entra nel vivo, nelle settimane più calde dell’anno in pieno Ferragosto ma anche alla vigilia delle urne potenzialmente più importanti degli ultimi decenni. Le multiple crisi internazionali ed economiche impongono all’Italia di avere un Governo stabile e forte fin da subito: la campagna elettorale è dunque entrata nel vivo e i vari partiti, in attesa di definire lo snodo cruciale dei candidati da inserire in lista, da oggi fino a domenica hanno tempo per presentare il simbolo al Ministero dell’Interno. Sono il Partito liberale Italiano, il Maie (Movimento associativo italiani all’estero) e il Sacro Romano Impero cattolico “e pacifista” i primi tre a depositare i simboli al Viminale per la tornata elettorale del 25 settembre: come è noto, vi è una certa smania – specie per le piccole liste – di presentarsi tra i primi posti perché sarà proprio l’ordine di deposito del simbolo ad essere rispettato nella compilazione della scheda elettorale per Camera e Senato.
Fino a domenica 14 alle 16 dovranno ‘lottare’ per il posto sulla scheda elettorale: sul portale del Viminale tutte le regole per l’esatta presentazione dei vari partiti. In particolare, si segnala come il contrassegno di lista «deve essere consegnato a mano su supporto digitale o in triplice esemplare in forma cartacea». E’ vietato presentare simboli «che riproducono immagini o soggetti religiosi» mentre «ai partiti che non abbiano un simbolo tradizionale e ai gruppi politici è vietato presentare contrassegni identici o confondibili con quelli che riproducono simboli utilizzati tradizionalmente da altri partiti». Oltre al simbolo – entro lo stesso periodo di tempo – dovrà essere consegnato anche lo statuto o, in mancanza dell’iscrizione al registro, una dichiarazione «in cui vengono indicati gli elementi minimi di trasparenza del medesimo partito o gruppo politico». Al netto di liste e partiti come sempre piuttosto fantasiosi e svariati, si va delineando lo schieramento principale dal quale emergerà il prossimo Governo. 4 i grandi “poli” presenti alle Elezioni 2022, eccoli:
– Centrodestra: FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati (Lupi-NcI, Toti-IaC, Cesa-Udc, Brugnaro-CI)
– Centrosinistra-Italia Democratica e Progressista: Pd-Art1-Psi-Demos, SinistraItaliana-Verdi, PiùEuropa
– Terzo Polo: Italia Viva-Renzi e Azione-Calenda
– M5s
ELEZIONI 2022, LE ALTRE SCADENZE: FIRME, LISTE E CANDIDATI
Il regolamento elettorale per la presentazione di simboli, liste e firme è stato definito e aggiornato con l’ultimo Decreto Elezioni: qui trovate l’intero focus, con le spiegazioni sul perché alcune liste sono esonerate dal dover presentare la cifra minima di firme richieste per potersi presentare alle Elezioni 2022. I partiti dovranno da oggi anche depositare una eventuale dichiarazione di collegamento in una coalizione di liste ed il programma elettorale, indicando il capo della forza politica: entro il 14/o giorno dalla data delle elezioni dovranno pubblicare il curriculum vitae fornito dai propri candidati e il relativo certificato rilasciato dal casellario giudiziale.
Le altre scadenze sono anch’esse pronte ad essere schedulate all’interno della già intensa ma ancora breve campagna elettorale: dalle ore 8 del 20 agosto fino alle ore 20 del 21 agosto, presso tutte le cancellerie delle Corti di Appello, i partiti dovranno presentare le liste con tutti i candidati e le firme a sostegno (per quelli che necessitano per legge e non sono stati esonerati dall’ultimo Decreto Elezioni). Si fa dunque fitto il raccogliere delle firme anche in spiaggia per i “mini-partiti” che non hanno ottenuto l’esonero o la dispensa: come spiega Adnkronos, «il giorno successivo gli uffici circoscrizionali verificheranno l’ammissibilità delle liste e nelle 48 ore successive quelle escluse potranno presentare ricorso, sul quale si deciderà entro i due giorni successivi». È invece scattata dal 21 luglio scorso – giorno della convocazione dei comizi elettorali – l’applicazione delle norme sulla par condicio e in generale di quelle sulla comunicazione politica. Da sabato 10 settembre (15 giorni prima della data delle elezioni) sarà vietata la pubblicazione dei sondaggi sulle Elezioni 2022.