Marcus Mumford dei Mumford & Sons racconta gli abusi sessuali subiti a sei anni
Marcus Mumford, frontman dei Mumford & Sons, ha raccontato a GQ Hype gli abusi sessuali subiti quando aveva solo 6 anni, gli stessi di cui parla nel suo brano dal titolo ‘Cannibal’. Il cantante ha spiegato di aver vissuto in questi anni ‘seppellito dalla vergogna’, e che gli abusi subiti hanno dato il via ad una serie di “esperienze sessuali premature molto fuori dal comune e non sane”. Mumford ha tenuto subito a precisare che gli abusi non sono avvenuti in famiglia, né da un membro dell’associazione religiosa dei genitori – che sono stati leader internazionali delle Vineyard Churches, movimento d’impronta cristiana nato negli Usa negli anni 70.
“Più ne parlo e più mi rendo conto che molte persone hanno subito abusi sessuali da piccoli. Non so come sia successo ma per fortuna non sono diventato io stesso un predatore”, ha spiegato il cantante nel corso dell’intervista.
Marcus Mumford racconta gli abusi nella canzone ‘Cannibal’
Per affrontare il grave trauma causato da questi abusi racconta di essersi affidato ad uno specialista ma non è stato affatto semplice. Ha perciò deciso di scriverci su una canzone, Cannibal, e di farla ascoltare a sua madre che qualche giorno dopo ha deciso di approfondire con lui il senso della canzone. “Quando le ho parlato del trauma lei da genitore avrebbe ovviamente voluto proteggermi e aiutarmi ma in quel momento era dannatamente buffo parlare di una cosa del genere a tua madre attraverso una canzone del ca**o”, ha spiegato.
Nella canzone in questione c’è d’altronde una frase molto delicata che racchiude bene il dolore del cantante: “Posso ancora assaporare il tuo sapore e lo detesto. Non è stata una mia scelta di bambino e lo sapevi. Hai preso la prima fetta di me e l’hai addentata avidamente. L’hai trangugiata nei tuoi denti e nelle tue labbra da cannibale. Animale del ca**o.”