Il Milan c’è. L’assenza di Tonali si è fatta sentire, è innegabile, ma il potenziale offensivo dei rossoneri – è impressionante. In 68 minuti Ante Rebić ha segnato lo stesso numero di gol della scorsa stagione, la doppietta del centravanti croato è stata determinante nell’indirizzare la gara con i rossoneri che nel primo tempo erano stati puniti per due volte dall’Udinese. La formazione allenata da Sottil era anche riuscita a passare in vantaggio nelle battute iniziali del match con Rodrigo Becão che sugli sviluppi di un calcio d’angolo aveva anticipato tutti battendo Maignan, ma il contatto in area tra Calabria e Soppy – sfuggito all’arbitro Marinelli, poi richiamato all’ordine dal VAR – dà a Theo Hernández l’opportunità di pareggiare subito i conti su calcio di rigore. Adam Masina diventa grande protagonista nel bene e nel male, l’ex-Bologna – rientrato in Italia dopo l’esperienza quadriennale con la maglia del Watford – ristabilisce l’equilibrio prima dell’intervallo sbucando alle spalle di Messias – il peggiore in campo – ma alla ripresa delle ostilità nel tentativo di intercettare un cross fa involontariamente da sponda per Brahim Díaz che ringrazia e riporta avanti i campioni d’Italia, questa volta definitivamente.
Il 4-2 è un risultato più che buono per cominciare il campionato con il piede giusto, considerando che i nuovi acquisti devono ancora carburare per forza di cose. La maggior parte del pubblico presente a San Siro era attirato dalla curiosità di assistere all’esordio in Serie A di Charles De Ketelaere, il belga classe 2001 può essere un autentico crack. Già un paio di anni fa salì alla ribalta quando con la maglia del Club Brugge stava per buttare fuori la Lazio dalla Champions League, solamente la traversa a tempo praticamente scaduto gli negò questa soddisfazione. Nel frattempo è cresciuto tantissimo, diventando uno dei giovani più interessanti d’Europa. Il Milan ci ha messo gli occhi sopra prima che il prezzo del suo cartellino lievitasse ulteriormente, ora sta a lui compiere il salto di qualità definitivo per diventare un top player alla pari di Håland e Mbappé. Il suo connazionale Divock Origi sarà sicuramente una validissima alternativa là davanti quando si comincerà a giocare ogni 3 giorni da qui a novembre e farà comodo recuperare anche un certo Zlatan Ibrahimović; Tommaso Pobega ormai lo conosciamo bene, lasciando un bel ricordo ai tifosi di Pordenone, Spezia e Torino che lo rimpiangono amaramente. Per la prima volta in carriera veste la maglia di un top club e stavolta non sarà semplice emergere e scalare le gerarchie di Pioli, che a centrocampo ha solo l’imbarazzo della scelta. Solamente la difesa ha mostrato qualche scricchiolio, ma visto il recupero di Kalulu su Deulofeu lanciatissimo in contropiede, forse non è il caso di strapparsi i capelli. Per il momento.
VIDEO MILAN UDINESE 4-2, IL TABELLINO
MILAN-UDINESE 4-2 (2-2)
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernández; Bennacer, Krunic (84’ Pobega); Messias (71’ Saelemaekers), Brahim Díaz (71’ De Ketelaere), Rafael Leão (84’ Origi); Rebić (72’ Giroud). All. Stefano Pioli.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becão, Nuytinck, Nehuén Pérez (67’ Ebosse); Soppy, Pereyra, Walace (76’ Lovric), Makengo (76’ Samardzić), Masina (83’ Ebosele); Success (67’ Beto), Deulofeu. All. Andrea Sottil.
ARBITRO: Livio Marinelli (Sez. di Tivoli).
AMMONITI: 10’ Soppy (U), 34’ Krunic (M), 34’ Becão (U), 55’ Nehuén Pérez (U), 90’+1’ Ebosele (U).
RECUPERO: 4’ pt, 6’ st.
MARCATORI: 2’ Becão (U), 12’ rig. Theo Hernández (M), 15’ e 68’ Rebić (M), 45’+4’ Masina (U), 46’ Brahim Díaz (M).