The post vede un cast straordinario protagonista, ma attenzione a sottovalutare i personaggi che interpretano ruoli secondari. tra questi non possiamo far altro che citare Cotter Smith che interpreta una particina, quella di William Macomber doppiato nella versione italiana da Enrico Di Troia. Cotter Smith è nato a Washington il 29 maggio del 1949 e rimase fortemente colpito quando a 18 anni perse sua madre. Il suo debutto da attore arrivò nel 1982 quando recitò nella puntata pilota della serie televisiva A cuore aperto. Nel 1984 invece approda sul grande schermo recitando in Nickel Mountain di Drew Denbaum. Ha recitato anche con grandi artisti come per esempio Steven Spielberg in questo film e Kenneth Branagh nel precedente Jack Ryan L’iniziazione. In vita sua si è sposato per tre volte. Le prime nozze sono con Christina Egloff tra il 1972 e il 1980 per poi sposarsi con Mel Harris con la quale ha avuto una figlia Madeline, i due sono stati insieme dal 1988 al 1996. Infine nel 2001 si è sposata con Heidi Mueller una nota produttrice tv.
The Post, info streaming film Rai 3
The post è di fatto “una lettera d’amore al mestiere del giornalista che non racconta un’epoca di fatto passata ma una storia che va a ripetersi”. Il film riceve quattro stellette sulle cinque messe a disposizione con Marzia Gandolfi che dunque premia questo film, aggiungendo: “Il film aderisce all’impellenza del suo intrigo manifestando l’urgenza nella forma e ribadendo in filigrana uno dei grandi temi della filmografia, la comunicazione. Tutto nasce dall’incontro tra un alieno e un bambino, tra un palestinese e un israeliano, quello che passa per lo storytelling”. Alessandra Levantesi specifica a La Stampa che questo film ci fa capire quando “il giornalismo diventa epico”. Scritto con i crismi giusti è un film che si lascia guardare anche se in alcuni tratti diventa leggermente pesante e un pochino verboso. The post va in onda in seconda serata su Rai 3, clicca qui per seguire il film in diretta streaming su RaiPlay. Clicca qui per il video del trailer.
The Post di Spielberg su Rai 3
The Post animerà la seconda serata dalle 23.40 di Rai 3 oggi 17 agosto 2022. Realizzato nel 2017 dal grande Steven Spielberg, il film è una commistione di generi (biografico, storico, drammatico e thriller), la cui sceneggiatura è stata affidata a Liz Hannah e Josh Singer (Il quinto potere, Il caso Spotlight, First Man – Il primo uomo).
Le case di produzione coinvolte sono ben sei: Amblin Entertainment, Pascal Pictures, DreamWorks, Star Thrower Entertainment, Participant Media e 20th Century Fox, con la partecipazione di Amy Pascal (Ghostbusters, Spider-Man: Homecoming, Venom, Spider-Man: Far from Home, Piccole donne, Venom – La furia di Carnage, Spider-Man: No Way Home), Kristie Macosko Krieger e dello stesso Spielberg. Il montaggio è stato affidato a Michael Kahn e Sarah Broshar, la fotografia a Janusz Kaminski, mentre gli effetti speciali sono a cura di Evan Pileri, con musiche di John Williams, scenografia di Rick Carter e costumi di Ann Roth. Oltre a un regista d’eccezione,
il film può vantare anche un cast di tutto rispetto: Meryl Streep, Tom Hanks, Sarah Paulson, Bob Odenkirk, Tracy Letts, Bradley Whitford, Bruce Greenwood, Matthew Rhys, Alison Brie, Carrie Coon, Jesse Plemons, David Cross, Michael Stuhlbarg, Zach Woods, Pat Healy, Stark Sands, Jessie Mueller e Cotter Smith sono solo alcuni dei nomi.
The Post, la trama del film
La trama di The Post si apre sulla guerra del Vietnam, nel 1966, con i soldati americani in una situazione di svantaggio, fase documentata dall’analista militare Daniel Ellsberg (Matthew Rhys) per conto del segretario della Difesa Robert McNamara (Bruce Greenwood): Ellsberg rapporta a McNamara e al presidente Johnson che la situazione bellica in Vietnam è rimasta invariata dall’inizio della guerra.
Ai giornalisti però, McNamara mente, parlando di numerosi progressi. In seguito Ellsberg, fotocopia tutti i documenti top secret legati alla guerra del Vietnam (compresa la presidenza Truman) e li consegna al New York Times per farli pubblicare. Passiamo poi al 1971, anno in cui Katharine Graham (Meryl Streep), divenuta proprietaria del Post; tuttavia le sue decisioni non sono tenute in considerazione dal membro del consiglio Arthur Parsons (Bradley Whitford) e dal caporedattore Ben Bradlee (Bob Odenkirk), con quest’ultimo che cerca di scoprire cosa abbia intenzione di pubblicare il New York Times. Quattro mesi dopo aver ricevuto i documenti, il New York Times inizia la pubblicazione, scatenando nel paese proteste e uno scandalo di portata enorme.
Al giornale arriva l’ingiunzione da un giudice federale di sospendere per un tempo limitato la pubblicazione, pena l’oltraggio alla corte, su suggerimento di Nixon. Ben Bagdikian capisce che è Ellsberg la fonte dello scandalo e lo rintraccia per ottenere lo stesso materiale fornito al New York Times; ma ci sono solo otto ore perché il quotidiano vada in stampa. Gli avvocati sconsigliano alla Graham di pubblicare i documenti, poiché l’azione verrebbe classificata come oltraggio alla corte e ci sarebbero risvolti penali. Allo stesso tempo però, se l’operazione dovesse aver successo, il giornale otterrebbe una maggiore popolarità. La Graham allora decide comunque di rischiare e fa pubblicare i documenti. Infatti il giorno dopo un rappresentante della Casa Bianca telefona al giornale, chiedendo di sospendere la pubblicazione e consegnare tutto il materiale in loro possesso. Bradlee rifiuta e viene quindi informato che sarà citato in giudizio.
I membri dei due giornali sono convocati in tribunale, ma la corte ingiunge solo a quelli del New York Times di sospendere le pubblicazioni, senza rilasciare sanzioni per il Post. La Corte suprema assolve entrambi i giornali, perché la stampa non deve servire i governanti, ma i governati. Questo dà inizio a una vera e propria rivoluzione: altri giornali iniziano a pubblicare i famosi “Pentagon Papers”. Il presidente Nixon ordina che ogni giornalista del Post venga bandito dalla Casa Bianca. La scena finale, con un salto temporale all’anno successivo, riporta la scoperta che portò al famoso scandalo Watergate.