Renato Pozzetto, come sta dopo il malore? L’attore tranquillizza i fan
Renato Pozzetto, attraverso il suo profilo Instagram la Locanda Pozzetto – il locale che si trova sul Lago Maggiore che gestisce insieme alla sua famiglia – ha rassicurato tutti i suoi fan sullo stato di salute. L’attore, 82 anni, prima di Ferragosto era stato trasportato in ospedale dopo aver accusato un leggero malore. Nel reparto di Medicina del Circolo di Varese è stato sottoposto a vari controlli. La notizia ha destato grande preoccupazione nei tantissimi fan di Renato Pozzetto. Questo il messaggio apparso sul profilo Instagram: “Grazie per il pensiero. Tutto bene. Taac”.
A fare da sfondo alle sue parole l’amato Lago Maggiore. La Locanda Pozzetto è gestita dallo chef Luigino Pavanello e la sua socia Ileana Nassi. Dal portale ufficiale si legge: “Ci piace l’idea di gestire un locale piccolo ma sincero che arriva al cuore dei suoi ospiti. Proporre piatti della cucina italiana e internazionale , rivisitati in maniera contemporanea con un occhio particolare verso i prodotti del nostro territorio”.
Renato Pozzetto sta meglio: la conferma dell’attore
Renato Pozzetto sta meglio e tranquillizza tutti coloro che in questi giorni sono stati in pensiero per lui. Lo storico compagno di Cochi Ponzoni, d’altronde, è amato da più generazioni avendo realizzato circa un centinaio di film. Molti lo ricordano in commedie come Il ragazzo di campagna a 7 chili in 7 giorni. Precisamente l’ultimo film in cui ha recitato è Lei mi parla ancora, diretto da Pupi Avati.
L’attore ha ricevuto il Premio speciale ai Nastri d’argento 2021, ed una candidatura come migliore attore ai David di Donatello grazie alla sua interpretazione. La sinossi del film recita: “Alla morte dell’amata moglie Caterina, Nino racconta la propria vita a Amicangelo, un aspirante romanziere. Tra i due uomini si sviluppa un rapporto sempre più profondo che diventa un’amicizia sincera”. Il film è tratto dal romanzo Lei mi parla ancora – Memorie edite e inedite di un farmacista scritto nel 2016 a 95 anni da Giuseppe Sgarbi.