ENZO JANNACCI, LA LOTTA CONTRO AL MALATTIA
Enzo Jannacci si è spento il 29 marzo 2013 all’età di 77 anni nella casa di cura “Columbus” di Milano, dopo avere a lungo lottato contro il tumore. Negli ultimi tempi, le sue condizioni di salute si erano aggravate e nulla hanno potuto fare i medici per impedirne il decesso. Un paio d’anni prima della sua morte, Jannacci ebbe un malore a Santa Margherita Ligure e fu ricoverato all’ospedale di Lavagna per effetto di una grave polmonite, con una degenza di alcuni giorni presso il reparto di Rianimazione.
Successivamente, con il migliorare della sua salute, Enzo Jannacci era stato trasferito in Medicina e poi dimesso, ma purtroppo la malattia non ha conosciuto battuta d’arresto e da oltre dieci anni a questa parte ha privato l’Italia di uno dei suoi massimi interpreti della musica cantautorale. La sua scomparsa suscitò profondo cordoglio e in molti furono coloro che si recarono a tributargli l’ultimo saluto.
ENZO JANNACCI E L’AMORE PER LA MOGLIE GIULIANA OREFICE
Oltre a quello per la musica, nella sua vita Enzo Jannacci ebbe un altro grande amore: quello per sua moglie Giuliana Orefice. I due si sposarono il 23 novembre 1967 e diedero vita a una storia d’amore lunghissima. Vissero il loro privato lontano dai riflettori e quel poco che si sa lo si è appreso da alcune interviste datate, nelle quali Orefice racconta la sua infanzia a Viadana: “Io ero figlia di un frutticoltore che aveva dei terreni in quella zona” e di quel periodo ricorda i sorrisi, la spensieratezza, le risate con gli amici.
Enzo Jannacci, però non incontrò lì la sua futura consorte: “Ci conoscemmo al mare – ha rivelato lei –. Ero in villeggiatura a Finale Ligure e lui era lì spesso ospite di amici”. Tra i due scattò immediato il colpo di fulmine e la loro relazione li portò a unirsi in matrimonio, a diventare genitori di Paolo e a recarsi spesso con lui tra i frutteti di Viadana, per ritornare alle origini materne e recuperare quella leggerezza che la frenesia milanese ben nota a Jannacci non poteva certo garantire.