Secondo le statistiche ufficiali raccolte nel Regno Unito, gli effetti del lockdown potrebbero uccidere più persone di quante ne muoiano a causa del Coronavirus. Le cifre relative all’eccesso di decessi fornite dall’Office for National Statistics (ONS) mostrano che attualmente circa mille persone in più del solito muoiono ogni settimana per ragioni non collegate in alcun modo al virus. “The Telegraph”, noto quotidiano d’Oltremanica, ha appreso che il Dipartimento della Salute ha ordinato un’indagine su tali statistiche, in quanto si teme che i decessi siano legati a ritardi e rinvii delle cure per patologie come il cancro, il diabete e le malattie cardiache.
Addirittura, in Gran Bretagna, negli ultimi due mesi il numero di decessi non dovuti a SARS-CoV-2 è stato superiore a quello legato al virus. La British Heart Foundation si è detta “profondamente preoccupata” da questi numeri, mentre la Stroke Association ha dichiarato che da tempo aveva previsto un aumento delle dipartite. Il dottor Charles Levinson, amministratore delegato di Doctorcall, servizio privato di medici di base, ha asserito che la sua azienda sta riscontrando troppi casi di tumori e problemi cardiaci non rilevati, oltre a un numero preoccupante di condizioni di salute mentale: “Centinaia e centinaia di persone muoiono ogni settimana: cosa sta succedendo? Complice il lockdown, i ritardi nel richiedere e ricevere assistenza sanitaria sono stati senza dubbio la forza trainante”.
“IL LOCKDOWN UCCIDE PIÙ DEL COVID”: I DATI DEL REGNO UNITO
I dati pubblicati martedì dall’ufficio nazionale di statistica britannico hanno dimostrato che le morti in eccesso sono attualmente superiori del 14,4% rispetto alla media quinquennale, pari a 1.350 decessi in più rispetto alla norma. Sebbene 469 decessi siano dovuti a Covid, i restanti 881 non sono connessi al virus. Dall’inizio di giugno, l’ONS ha registrato quasi 10mila decessi in più rispetto alla media quinquennale – circa 1.089 a settimana -, nessuno dei quali è collegato al Coronavirus.
Interrogato dal “The Telegraph”, il Dipartimento della Salute ha ammesso di aver chiesto all’ufficio per il miglioramento della salute e le disparità di esaminare i casi delle vittime e di aver scoperto che la maggior parte di esse presentava condizioni ampiamente prevenibili, legate a cuore, ictus e diabete. Molte visite e terapie sono stati cancellati durante il lockdown, causando un enorme arretrato che il servizio sanitario sta ancora lottando per ridurre.