Si sta registrando progressivamente una diminuzione dell’interesse negli investimenti immobiliari e la ragione, sarebbe esattamente nel rendimento del BTP in rapporto al rendimento che si otterrebbe attraverso un appartamento in affitto, infatti nel 2021 era del 10,2%, nel 2020 il 13,3% di rendimento. Adesso è notevolmente diminuita, ma quali sono le ragioni? Conviene ancora investire nel mattone?
Investimenti immobiliari: quasi come un BTP, ma con più rischio
Questo significa che l’immobile ormai rende quasi quanto i titoli azionari. La spiegazione può essere ricavata dalla tabella dovuta dovuta su rendimenti teorici per gli affitti a canone libero che vedono una città come Bologna rendere il 4,0%. Come rendimento lordo, mentre il rendimento netto è del 2,6%.punto%, 4,4% e 4,45%. Abbiamo le città di Milano, Firenze e poi Torino. Palermo invece consente di ottenere una rendita del 5,3%, mentre Roma del 5,2% con il canone concordato.
La cedolare secca più l’IMU è pari al 35% del canone e quindi il range scende al 2,6% per Bologna, Milano e almeno 3,4%, per Roma e Palermo. Firenze è al 2,8% netto con il 4,4 lordo mentre Torino è al 3 con il 4,5 lordo Genova e Napoli al 3,3 con il 5,1 e 5 lordo. Cosa significa tutto questo che se un BTP da quanto un affitto incassare ogni 6 mesi le cedole è più comodo e meno rischioso e sia la certezza di quanto può ricavare la scadenza del titolo.
Investimenti immobiliari: l’inflazione complica le cose
Il problema dei rendimenti degli affitti è reso più difficile dall’incremento dell’inflazione quindi la cedolare secca non consente l’aggiornamento annuo del canone al costo della vita e la tassazione IRPEF inoltre le locazioni brevi consentono in alcuni casi di incassare di più, ma si tratta soltanto delle città d’arte.
Inoltre vi sono delle città che sono soggette a continue normative come le città di Venezia che adesso non consentono più le locazioni brevi a vantaggio degli hotel e degli alberghi. Vi sono però anche altri motivi che potrebbero disincentivare questo tipo di investimento, ad esempio l’incremento delle bollette di gas e luce che finirebbero per incidere sui costi vivi che contribuiscono a ridurre il rendimento.