Gracia: leader socialista accusa premier di aver usato Predator
Ormai da diverse settimane in Grecia si parla parecchio di Predator, un programma che viene utilizzato per spiare i cellulari anche a grande distanza. Se ne parla molto soprattutto perché il soggetto dell’attacco con lo spyware è l’eurodeputato e leader del partito socialista greco (il Pasok) Nikos Androulakis. L’accusa ricade, innanzitutto, sui servizi segreti, ma anche sul premier greco Kyriakos Mitsotakis. Dopo alcune giornate in cui la notizia è rimbalzata sui media, venerdì il leader dell’opposizione ha chiesto, durante una seduta al Parlamento di Atene, a Mitsotakis di riferire pubblicamente sulla vicenda.
Intervenuto in aula dopo l’intervento del leader dell’opposizione, anche Androulakis ha puntato il dito contro Mitsotakis, sfidandolo a “dire pubblicamente tutta la verità davanti al popolo greco”, a quanto riporta Agi. Il premier, stoico, ha però sostenuto di non sapere nulla del tentativo di spionaggio con Predator, additando l’errore esclusivamente ai servizi segreti. Ha poi continuato promettendo di “guidare il Paese verso un porto sicuro”, senza sottrarsi alle “responsabilità affidatemi dal popolo”, e rimandando lo scontro contro gli altri due leader “alla fine del mandato”.
Cos’è lo scandalo Predator che sta scuotendo la politica in Grecia
Dello scandalo Predator in Grecia si sta parlando già da diverso tempo, e le prime segnalazioni in merito erano già arrivate nel 2020. In quell’occasione era stato il giornalista Thanasis Koukakis, peraltro specializzato in caso di corruzione, a denunciare un tentativo di sorveglianza, mentre nel 2021 sempre da parte sua era arrivata anche la prima segnalazione del tentativo di spionaggio con Predator.
A fine luglio, però, la situazione è degenerata, quando l’eurodeputato e leader socialista Nikos Androulakis ha scoperto, attraverso una scansione del suo telefono fatta proprio a Strasburgo, un tentativo di violazione del suo cellulare avvenuto nell’autunno 2021 con lo spyware Predator. A queste due denunce si era aggiunta anche quella del giornalista Stavros Malichudis. Il tutto ha portato alle dimissioni del capo dei servizi segreti, Panagiotis Kontoleon, e del segretario generale della presidenza del Consiglio Grigoris Dimitriadis (nipote di Mitsotakis). Mentre l’accusa mossa nei confronti del premier per ora non sembra aver portato a nulla di concreto, ma nel frattempo Bruxelles sembra pronta ad avviare un’indagine sulla vicenda.
Predator è un noto software di spionaggio (o spyware) che è stato sviluppato dalla Cytrox, azienda sulla quale si trovano scarse informazioni online, ma che ha sede nella Macedonia del Nord. Il software usato per spiare i leader della Grecia è in grado di colpire i cellulari anche a grandissime distanze, installando (spesso tramite un messaggio con allegato un link) una porta nel telefono vittima che consente alla spia di accedere a messaggi e chiamate (anche crittografati) della vittima, oltre a poter accedere a piacimento a telecamere e microfono, registrando o ascoltando qualsiasi conversazione. È particolarmente infallibile e non lascia nessuna traccia nel telefono.