Samuele Frola, un giovane torinese, è morto annegato facendo hydrospeed nelle acque del fiume Sesia. Si tratta di una specialità che prevede la discesa di un corso d’acqua appoggiati a una sorta di bob galleggiante, che si manovra con la gestione e lo spostamento del peso corporeo e anche con qualche colpo di pinna, indispensabile per indirizzare il “mezzo”. Purtroppo, nel caso di Samuele, il bob si è ribaltato in località Scopetta, tra Scopa e Balmuccia (Vercelli), e il ragazzo è rimasto incastrato con una gamba sotto a una roccia, senza potersi liberare e morendo annegato sotto gli occhi del fratello.
A nulla è servita la chiamata disperata di quest’ultimo, che ha allertato i soccorritori, descrivendo loro cosa fosse accaduto a Samuele Frola mentre praticava hydrospeed. I vigili del fuoco e gli uomini del soccorso alpino e speleologico e del soccorso alpino della Guardia di Finanza hanno fatto di tutto per liberargli l’arto, fratturatosi nel frattempo, e per cercare di fare riemergere il giovane dalle acque del Sesia, ma ogni tentativo si è purtroppo rivelato vano.
SAMUELE FROLA, MORTO FACENDO HYDROSPEED
Secondo quanto ricostruito da coloro che hanno soccorso Samuele Frola e hanno affidato il loro racconto a “La Repubblica”, “probabilmente in un salto del fiume il giovane ha perso l’hydrospeed ed è finito con la gamba destra sotto alla roccia”. Naturalmente, sull’incidente la Procura di Vercelli ha aperto un fascicolo d’inchiesta e i carabinieri stanno facendo una serrata attività d’indagine per risalire all’esatta dinamica dell’accaduto.
L’intera val Sesia è stata scossa da questa tragedia che ha colpito Samuele Frola e i suoi cari, in una giornata che, a bordo dell’hydrospeed, avrebbe dovuto essere di solo divertimento. L’Unione Montana dei Comuni della val Sesia ha diffuso un messaggio di cordoglio: “Siamo vicini alla famiglia del ragazzo morto sul fiume Sesia questa mattina. Un incidente fatale al quale nonostante l’immediato intervento dei soccorsi non è stato possibile porre rimedio”.