L’Università degli Studi di Perugia e l’Agenzia delle Dogane hanno ratificato un accordo quadro che pone le basi per l’avvio di attività rivolte agli studenti, ai dipendenti dell’agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, nonché di progetti nel campo della ricerca scientifica e degli studi giuridico-economici. A siglare l’intesa sono stati il rettore, Maurizio Oliviero, e il direttore territoriale di Toscana e Umbria di ADM, Roberto Chiara.
Come si legge sull’agenzia ANSA, oggetto dell’accordo è l’attivazione, già nel prossimo anno accademico 2022-2023, di tirocini di formazione curriculari, attività didattiche con lezioni teorico-pratiche anche presso le strutture dell’ADM, attivazione di percorsi specifici di formazione permanente con opportunità di conseguire qualifiche tecniche, elaborazione e partecipazione a progetti di ricerca anche per programmi finanziati dalla Ue, organizzazioni di attività in campo scientifico, educativo e culturale di interesse comune, collaborazione tecnico-scientifica ricorrendo alle attività proprie dei rispettivi laboratori per analisi, studi e perizie di materiali, percorsi formativi per i dipendenti dell’Agenzia.
ACCORDO UNIVERSITÀ DI PERUGIA-AGENZIA DELLE DOGANE: GLI OBIETTIVI
L’Università di Perugia, circa l’accordo quadro con l’Agenzia delle Dogane, ha diffuso una nota in cui sottolinea che sono in tutto cinque i percorsi di formazione e orientamento individuati: profilo tributario, analista, legale, trasparenza e comunicazione istituzionale, gestionale. Il rettore Oliviero ha evidenziato come siano “almeno due gli aspetti per cui questa sottoscrizione è particolarmente significativa. Il primo riguarda il fatto che essa sottolinea e ribadisce la grande importanza che questa collaborazione fra l’Agenzia e la nostra Università riveste anche in una dimensione nazionale, nella quale lo Studium metterà al servizio della società le sue potenzialità ed eccellenze, non solo sul piano della didattica, ma anche delle attività dei suoi laboratori e dei suoi ricercatori”.
Il secondo aspetto, invece, è riferito alla capacità di costruire da parte dell’Università di Perugia con l’Agenzia delle Dogane “inedite interazioni sul piano della formazione: è importante che le professionalità formate dall’Ateneo, infatti, abbiano un contatto diretto con la realtà lavorativa, così come è necessario che l’Ateneo possa avvalersi delle expertise dei professionisti attivi per arricchire i suoi percorsi formativi. Grazie a questa collaborazione fra istituzioni, inoltre, si offrirà al nostro Paese un contributo efficace e significativo in uno dei settori più delicati, ovvero nella difesa del Made in Italy, a tutela della qualità dei prodotti e in particolare di quelli alimentari, la cui l’autenticità costituisce un valore aggiunto fondamentale a livello mondiale”.