Il biossido di titanio presente nelle mascherine è stato indicato da uno studio pubblicato su “Nature” a febbraio 2022 come un sospetto elemento cancerogeno per l’uomo. Le dimensioni mediane delle particelle rilevate nel lavoro di ricerca variavano da 89 a 184 nm e la massa totale di TiO2 cambiava da 791 a 152.345 µg per mascherina. Gli autori scrivono: “L’importanza di indossare maschere facciali contro il Covid è indiscutibile. Ciononostante, questi risultati sollecitano una ricerca approfondita sulle applicazioni delle (nano)tecnologie nei tessuti per evitare possibili conseguenze future”.
Il lavoro di ricerca sul biossido di titanio smentisce dunque le autorità Ue, secondo le quali, come si legge in una dichiarazione rilasciata a novembre 2021 a Reuters, “non esistono prove conclusive di un rischio di cancro derivante dalle mascherine”. Peraltro, già nell’ottobre di quell’anno un rapporto dell’ente belga per la salute pubblica Sciensano aveva dichiarato di aver trovato biossido di titanio nelle mascherine esaminate, compresi i modelli comunemente indossati.
BIOSSIDO DI TITANIO NELLE MASCHERINE È PERICOLOSO? PER L’UE NO, MA…
Il biossido di titanio è utilizzato come colorante bianco e agente opacizzante in mascherine e prodotti tessili, oltre che in creme solari, vernici e prodotti alimentari. La Commissione europea ha sentenziato che attualmente non vi sono prove che indichino che la presenza di biossido di titanio nelle mascherine rappresenti un rischio per la salute. Il Ministro della Salute belga Frank Vandenbroucke, in un commento ripreso da Reuters, ha affermato che “sono necessarie ulteriori ricerche, ma il pubblico deve continuare a utilizzare le mascherine, in quanto non vi sono prove che esse rappresentino un grave rischio per la salute”.
Eppure, secondo lo studio belga, nanoparticelle di biossido di titanio erano state trovate nelle mascherine e ora anche questo lavoro di ricerca di febbraio 2022, pubblicato su “Nature”, sottolinea la loro presenza. Ricordiamo che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica il biossido di titanio come possibile cancerogeno.