L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO: “MOBILITARSI CONTRO LA PENA DI MORTE”
Non è la prima volta e non sarà certo l’ultima che Papa Francesco lancia un appello contro la pena di morte: eppure ogni volta aggiunge un tono sempre più attuale la richiesta-appello della Chiesa Cattolica contro la barbarie della privazione della vita in consessi tanto illiberali quanto democratici. Ecco che nell’intenzione di preghiera per il mese di settembre Papa Francesco torna sul concetto della pena di morte chiedendo l’immediata abolizione in ogni parte del globo dove è ancora utilizzata: «Preghiamo perché la pena di morte, che attenta all’inviolabilità e alla dignità della persona, sia abolita nelle legislazioni di tutti i Paesi del mondo». È un No senza alcuna condizioni quello proferito dal Santo Padre nel video poi diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa: «Chiedo a tutte le persone di buona volontà di mobilitarsi per ottenere l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo».
Una mobilitazione sociale e spirituale quella a cui tende Papa Bergoglio nelle sue intenzioni pubbliche, facendo riferimento ai dati dell’ONU che informano come la pena capitale sia stata abolita in 170 Paesi, dove è stata anche introdotta una moratoria al suo utilizzo nella legislazione o nella pratica. Ancora oggi però sono 55 i Paesi in tutti i continenti dove vengono giustiziati i prigionieri ritenuti colpevoli di reato: ecco, proprio questo tema per Papa Francesco non solo è disumano ma è inammissibile alla luce del Vangelo, dato che «il comandamento ‘non uccidere’ si riferisce sia all’innocente che al colpevole».
PAPA FRANCESCO: “LA PENA DI MORTE ALIMENTA SOLO VENDETTA
Come recita ancora Papa Francesco nel video diffuso per le intenzioni di preghiera a settembre 2022, «In ogni condanna deve esserci sempre una finestra di speranza»: come recita la Dottrina Sociale della Chiesa nelle sue forme più moderne, la pena capitale non offre giustizia alle vittime, bensì – nota il Papa – «alimenta la vendetta. Ed evita qualsiasi possibilità di rimediare a un eventuale errore giudiziario. Dall’altro lato, moralmente, la pena di morte è inadeguata: distrugge il dono più importante che abbiamo ricevuto, la vita. Non dimentichiamo che, fino all’ultimo momento, una persona può convertirsi e può cambiare».
Un segno di speranza in questo mondo dominato dalla morte comunque v’è lo stesso secondo Papa Francesco, ed è rappresentato dal fatto che ogni giorno «cresce in tutto il mondo il NO alla pena di morte». Da un punto di vista anche solo prettamente giuridico, la pena capitale non è affatto necessaria: «La società può reprimere efficacemente il crimine senza privare definitivamente chi lo ha commesso della possibilità di redimersi». L’evoluzione della Chiesa, compiuta grazie all’insegnamento di Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – che riscrissero nuovamente i passi del Catechismo in merito alla pena di morte – è giunta fino a Francesco che nel 2018 approvò la nuova redazione del n. 2267 del Catechismo relativo alla pena capitale: venne condannata fermamente esprimendo l’impegno della Chiesa per «l’abolizione totale».