Salmo, la grande spinta verso il successo nel momento più buio: “Mi sentivo un puntino, poi…”
C’è anche Salmo tra i protagonisti del Tim Music Awards, questa sera venerdì 9 settembre, per coronare un’annata più splendida forse di quanto si sarebbe mai immaginato. D’altronde il trentasettenne ha sempre fatto suo il motto “testa bassa e pedalare”, come quando poco più che ventenne decise di cambiare vita. Si trovava a Londra, in quel periodo, erano i primi anni del duemila.
Salmo non era ancora Salmo, solo Maurizio, un giovane che lavorava per strada e si trasformava in pubblicità ambulante. “Mi sentivo come un puntino, anzi no, come una scoreggia quando passa il treno”, ha raccontato recentemente il rapper a Vanity Fair, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera. “In quel momento ho capito di aver toccato il fondo. Lì ho capito che musica dovevo fare“, ha raccontato.
Salmo e il rapporto con gli haters: “Che fai se ti punzecchiano tutto il giorno?”
“Era come se assorbissi i problemi, ma adesso sto bene. Ho chiuso tutti i progetti e sono tranquillo, dai”. Tranquillo per modo di dire, verrebbe da pensare. Dato che nel corso degli anni non sono mancate le polemiche legate al suo operato sul palco, come quando ha reagito alle provocazioni di un fan durante un concerto. “Mi aveva tirato un pezzo di ghiaccio sul palcoscenico mentre cantavo. Hanno scritto che era neve, ma invece era ghiaccio”, aveva precisato Salmo, sfiorando un altro argomento delicato, come quello degli haters: “Che fai se ti punzecchiano tutta la giornata sui social e poi ti tirano le cose sul palcoscenico?”.