Vladimir Putin non intende fermarsi: “L’Ucraina è un’enclave anti Russia che va eliminata, neghiamo l’esistenza di questo Paese”, ha detto come riportato da Adnkronos nel corso di una visita a Kaliningrad in cui ha incontrato gli allievi di una scuola navale. “È questo uno degli obiettivi dell’operazione militare speciale, lanciata oltre sei mesi fa. È per questo che il nostro popolo sta combattendo lì. Stiamo proteggendo i residenti del Donbass e la Russia stessa”, ha aggiunto.
L’ordine del numero uno russo, in particolare, è quello di occupare l’intera regione di Donetsk, nel sudest dell’Ucraina, entro il 15 settembre. La guerra è dunque ben lontana dallo giungere al termine. A confermarlo è stato anche il vice comandante del direttorato dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine, Oleksii Hromov, che sta tentando di mettere in atto una strategia per contrastare l’invasione. “Le forze di occupazione russe stanno nuovamente modificando i loro piani e le loro azioni in conformità con l’ordine di Putin di raggiungere i confini amministrativi”, ha detto.
Putin: “Ucraina anti Russia, va eliminata”. Il ruolo degli Usa
Il rischio che la guerra tra Russia e Ucraina, voluta con convinzione da Vladimir Putin con l’obiettivo di occupare il Paese, si estenda anche a tutto l’Occidente. E non solo. A parlare di tale ipotesi è stato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. “C’è una sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto. Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura all’Ucraina di armi di sempre più a lunga gittata e più distruttive”, ha avvertito come riportato dall’agenzia Interfax.
E ha concluso: “Le sfacciate forze anti-russe non devono illudersi che tutto rimarrà immutato una volta che quella linea sarà stata superata”. La minaccia potrebbe dunque diventare reale in pochi mesi. Gli Stati Uniti sono avvertiti.