Cosa succede se non si riesce a pagare una bolletta? È una domanda che sempre più famiglie italiane potrebbero arrivare a porsi, dati gli esorbitanti rincari sul prezzo del gas e dell’elettricità. Come spiega l’Adnkronos, prima del caro bollette una famiglia su sette non poteva permettersi di utilizzare regolarmente il riscaldamento in inverno e l’aria condizionata d’estate. Ora, queste stime potrebbero aggravarsi per il contraccolpo in tutta Europa della guerra tra Russia e Ucraina.
Al momento, a fronte del mancato pagamento di una bolletta il fornitore è tenuto a inviare un sollecito, spesso allegato alla bolletta successiva, secondo quanto spiega laleggepertutti.it. Nel caso in cui questa soluzione non porti al pagamento, il fornitore procede a spedire una raccomandata o una Pec di diffida che contiene il preavviso di sospensione o di risoluzione del contratto. A questo punto, il cliente moroso ha un termine inderogabile entro cui saldare la bolletta in sospeso. Nel caso delle forniture domestiche, quindi, il pericolo che si corre è quello di vedere interrotta l’erogazione della luce e del gas, con regole diverse per i due servizi.
Caro energia e bollette non pagate, cosa succede alla fornitura di luce e gas
Se la bolletta non pagata è quella del gas, laleggepertutti.it spiega che il fornitore sospende la fornitura non appena scade il termine ultimo riportato nella diffida. Il contratto si considera chiuso dopo 10 giorni dall’avvenuta sospensione. Se invece la bolletta che non si riesce a pagare è quella della luce, i passaggi sono più graduali. All’inizio, infatti, il fornitore riduce del 15% la potenza erogata. Il cliente quindi avrà un’illuminazione più ridotta in casa e non potrà utilizzare tutti gli elettrodomestici che ha in casa. Se dopo 15 giorni da questo primo provvedimento la bolletta non è ancora stata saldata, l’erogazione viene disattivata. Dopo altri 10 giorni di morosità, infine, il contratto viene chiuso senza ulteriori comunicazioni da parte del fornitore.
Esistono poi alcuni casi particolari per cui il fornitore non può sospendere il servizio. La sospensione non può avvenire nei giorni festivi e prefestivi, e nemmeno di venerdì o di sabato; non può avvenire se non è prima stata inviata la diffida e neanche se non si rispettano i tempi stabiliti dall’Autorità Garante dell’energia e del gas. Infine, laleggepertutti.it precisa che il servizio non si può interrompere se il cliente sta attendendo la risposta ad una contestazione scritta, per esempio nel caso di una bolletta errata.