Il dossier gas è al centro dell’agenda europea, dalla Russia arrivano accuse nei confronti dell’Italia. La portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, ha definito il piano delineato dal ministro Roberto Cingolani “imposto dagli Stati Uniti e dall’Unione europea”. Secondo il Cremlino, infatti, è stata Bruxelles su ordine di Washington a obbligare Roma ad adottare un piano per ridurre la dipendenza dagli idrocarburi russi.
“Sarà il popolo italiano a soffrirne”, il monito della Zakharova. Nel corso del suo post su Telegram, il braccio destro di Lavrov ha citato Emma Marcegaglia. Quest’ultima, ha aggiunto, ha osservato che “ora la situazione è tale per cui gli imprenditori statunitensi pagano l’elettricità sette volte meno di quelli italiani. E questo nonostante il fatto che gli iniziatori delle sanzioni siano seduti dall’altra parte dell’oceano. Le sanzioni, infatti, sono diventate uno strumento di concorrenza sleale per i produttori italiani”.
Gas, Russia vs Italia: “Piano Cingolani imposto da Usa e Ue”
Non sono tardate ad arrivare le reazioni alle accuse di Mosca. “Non perdiamo tempo a commentare le dichiarazioni folli delle personalità russe”, il commento tranchant di un portavoce della Commissione europea. E ancora: “C’è un’eccellente cooperazione fra l’Ue e gli Stati membri sul tema energetico. I Paesi lavorano insieme per rispondere alle sfide create dalle azioni russe”.
Il ministro Cingolani ha replicato con un “no comment”. “A questi attacchi preferisco non rispondere“, le parole del titolare della Transizione ecologica ai microfoni dell’Adnkronos. Secondo fonti del governo, l’offensiva del Cremlino è una prova di debolezza: “Non a caso l’unico titolare dell’Energia attaccato finora è quello italiano, perché Roma si è mossa per tempo, al lavoro sin da subito per diversificare il più possibile, facendo scendere la dipendenza dal gas di Mosca dal 40 al 18% in una manciata di settimane. Questo ha reso l’Italia meno ricattabile: il Cremlino sa bene di avere le armi spuntate contro Roma, che ha avuto la capacità di sostituire in buona parte il suo gas”.