Com’è morta la Regina Elisabetta? Se lo chiedono i sudditi, ponendosi una delle domande più frequenti in queste ore. L’altra riguarda, infatti, il patrimonio della sovrana e, quindi, la suddivisione dell’eredità della Regina Elisabetta. Per quanto riguarda il primo aspetto, gli interrogativi sulle effettive cause della morte sono molti ed è molto probabile che alla fine non sapremo mai com’è morta davvero Elisabetta II, considerando il massimo riserbo che la Royal Family sta cercando di mantenere. Ma non mancano le ipotesi, anche alla luce della foto relativa all’ultima apparizione ufficiale della sovrana, quella dell’incontro con la nuova premier del Regno Unito, Liz Truss. A preoccupare erano state le mani di Sua Maestà, in particolare i lividi. In occasione del Giubileo di Platino si disse che potevano essere legati a trasfusioni e flebo, trattamenti che possono essere consueti a 96 anni. Dopo la morte però sono emerse altre ipotesi.
Ad esempio, il Daily Mail ha interpellato il medico australiano Deb Cohen-Jones, secondo cui la Regina Elisabetta potrebbe essere morta per una malattia vascolare periferica o comunque un disturbo della circolazione sanguigna. Si tratta di un problema che può portare ad un’insufficienza cardiaca, visto che gli organi non ricevono un buon apporto di sangue. Secondo la dottoressa, la malattia potrebbe essere stata lunga e dolorosa per la sovrana, forse nascosta in pubblico dai guanti che aveva l’abitudine di indossare, ma comunque restano ipotesi sul com’è morta la Regina Elisabetta.
REGINA ELISABETTA MORTA PER CADUTA? IL REBUS EREDITÀ
Invece il dottor John Torres, interpellato da NBC News, ha parlato di una possibile porpora senile per quanto riguarda i lividi. C’è poi chi per spiegare com’è morta la Regina Elisabetta tira in ballo problemi cardiovascolari causati dal Covid, contratto dalla sovrana a febbraio. C’è poi l’indiscrezione riportata dal Tg5 nella sua edizione delle 20 di ieri: «Si sarebbe spenta per i traumi riportati da una caduta accidentale dovuta alle sue difficoltà motorie. Nulla hanno potuto i medici. La Regina è comunque rimasta lucida fino alla fine». Passiamo ora alla questione patrimonio, quindi eredità della Regina Elisabetta. La Royal Family controlla un vasto impero immobiliare e societario, di cui ora Re Carlo III è l’amministratore delegato. Il titolo più importante del pacchetto la la Crown Estate, la Proprietà della Corona, che vale circa 17 miliardi di euro. A comporlo vaste proprietà, case e palazzi nel centro di Londra, come quasi tutti gli edifici di Regent Street e di St. James, ma anche centri industriali, terreni agricoli e pure il letto di mare fino a 12 miglia nautiche dalla costa, investimento fruttuoso visto che viene usato per sviluppare energia eolica. Dal 1760 la Crown Estate è amministrata dallo Stato, quindi i profitti finiscono nelle casse del ministero del Tesoro che corrisponde in cambio uno stipendio annuale, il Sovrain Grant, un sussidio di circa 100 milioni di euro. Prima equivaleva al 15% dei profitti, dal 2016 è arrivato al 25% per le spese del restauro di Buckingham Palace che costerà 369 milioni di euro. Questo e il castello di Windsor appartengono però allo Stato.
EREDITÀ ELISABETTA II: IL PATRIMONIO E GLI EREDI
La Regina Elisabetta ha lasciato a Carlo in eredità enormi beni di sua esclusiva proprietà. Ad esempio, Re Carlo III eredita il castello di Balmoral in Scozia, la magione di Sandringham nel Norfolk, il Ducato di Lancaster, una serie di proprietà che appartengono alla famiglia reale tra Londra e terreni in Chesire, Lancashire, Staffordshire e Yorkshire, per un valore di 653 milioni di sterline (720 milioni di euro) e profitti nel 2022 per 24 milioni di sterline. Ma nell’eredità della Regina Elisabetta II rientra anche una collezione di opere d’arte e francobolli, a cui si aggiunge la sua scuderia di pregiati cavalli da corsa. A sua volta, Carlo lasciando il titolo di principe del Galles al figlio William, gli lascia il Ducato di Cornovaglia, possedimenti come le isole di Scilly, parti del Dartmoor, lo stadio di cricket di Londra e grandi fattorie produttrici di marmellate e molto altro, per un valore di 1 miliardo di sterline (1 miliardo e 150 milioni di euro) e profitti annuali di 23 milioni. Per quanto riguarda gli altri eredi, non dovrebbero essere tali Meghan e Harry, che sarebbero stati tagliati fuori dall’eredità della regina in agosto. Se a Meghan aveva regalato per il matrimonio un paio di orecchini di perle e diamanti, Elisabetta II avrebbe deciso di non lasciare parte dei suoi gioielli alla moglie del nipote, preferendo la figlia Anna, le nuore Camilla e Sophie, moglie di Edoardo, le nipoti Zara, Beatrice, Eugenia e Louisa, oltre che a Catherine, che un giorno sarà regina. Del resto, Meghan ha già ricevuto metà dei gioielli di Diana.