In questi giorni non si fa che parlare del bonus 200 euro che dovrebbe aiutare gli italiani a far fronte all’inflazione dilagante e alla diminuzione del potere d’acquisto dovuta al rincaro di tutti i prezzi, dai generi alimentari, fino al carburante e all’energia elettrica.
Bonus 200 euro autonomi: domande dal 20 settembre
Il governo quindi, quando era ancora lontano dall’idea che potesse cadere, pensò ad un contributo di 200 euro a lavoratore, Ma se era già capito che i fondi messi a disposizione non sarebbero stati tantissimi e sicuramente non per tutti.
Come si apprende, l’avvio della presentazione delle domande per gli iscritti potrà venire trascorsi due giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta ufficiale, comunque non prima del 20 settembre. Adesso è chiaro però che non ci sarà più la possibilità di accedere alla piattaforma messa a disposizione per avanzare le domande in un determinato giorno prestabilito. La preoccupazione di tutti, finanche quella di Confesercenti, è stata quella che i fondi messi a disposizione non sarebbero bastati per tutti. In base a un rapido calcolo, quelli che avrebbero presentato i requisiti, cioè un reddito inferiore ai 35 mila euro e l’iscrizione alla gestione separata, sarebbero rimasti tagliati fuori in 400.000.
Bonus 200 euro autonomi: nessun click day
Per questo l’idea era che, una volta comunicate le date relative alla possibilità di inviare la domanda, l’esiguità dei fondi potesse ridurre tutto ad un click Day dove i primi ad inoltrare domanda sarebbero stati beneficiati dal bonus, mentre gli altri avrebbero dovuto attendere ulteriori misure.
Adesso però si sa che tutti coloro che presenteranno la domanda dal 20 settembre al 30 novembre saranno inclusi tra coloro che hanno il requisito di reddito e quindi il governo dovrà necessariamente procedere all’invio del contributo. Confeseercenti tuttavia ha recentemente storto il naso, dichiarando che i fondi stanziati dal governo non sono disponibili, tuttavia ancora non si sa se tutte le partite iva potranno presentare la domanda, di certo c’è che coloro che hanno incassato meno di 35 mila euro ha i requisiti per richiedere il contributo anti inflazione.